Giuntoli e dirigenza al lavoro per ridiscutere ingaggi e contratti (con la grana Pogba)
Mercato terminato ma la dirigenza Juventus è alle prese con un lavoro alacre. La “dieta dimagrante” applicata nella campagna trasferimenti estiva, con tanto di tagli, sacrifici, partenze di esuberi e ridimensionamento dei costi, ha avuto successo ma ha necessità di essere prolungata, visti i rendiconti e le cifre. La rosa della Juventus, anche in questa stagione, risulta essere la più dispendiosa della Serie A, pesando a bilancio per circa 130 milioni di euro lordi e 78, 5 milioni netti, insomma è terminato definitivamente il periodo delle vacche grasse e delle operazioni pazze, ora servono rettitudine e morigeratezza economica anche per cercare di sistemare ulteriormente i conti. Spetta a Giuntoli e alla dirigenza intera cercare di intavolare accordi, già in essere con parecchi calciatori, affinchè il patrimonio calcistico e tecnico della Juve non venga depauperato e disperso, mantenendo una linea sostenibile dal punto di vista degli esborsi economici. Ecco perché l’agenda della dirigenza della Continassa si appresta a diventare fittissima di appuntamenti per ridiscutere, con i propri giocatori, lunghezza dei contratti e compensi da spalmare nei prossimi anni.
Trattative non certo semplici, che vanno a braccetto con il contesto di una Juventus che non può più spendere e spandere, memore di alcuni errori del recente passato che si sono riverberati, e lo stanno facendo ancora ora, sulla sanità delle casse di Madama. Giuntoli e la dirigenza tutta dovranno essere bravi e convincenti nei confronti di un nutrito drappello di calciatori che hanno ingaggi elevati, cercando di convincerli a diluire l’attuale compenso su più anni, oppure attivare il prolungamento di contratti con ingaggi, totalmente in linea, con la dimensione di austerità societaria. I vincoli contrattuali da ridiscutere sono circa una decina e hanno variabili e difficoltà legate alle condizioni di ogni singolo calciatore. Con Rabiot si cercherà un’intesa per il prolungamento, dopo l’ottima operazione estiva con il transalpino libero a zero, che decise di rinnovare per un anno. Uno dei nodi più evidenti è proprio quello legato al nazionale francese, difficile prevedere una soluzione in tempi brevi, visto che “Cavallo Pazzo”, dal 1° febbraio, si troverà nella stessa situazione di un anno prima, con club pronti a fare offerte ad un parametro zero. Con Szczesny e Rugani si cercherà di abbassare i rispettivi alti stipendi, applicando una spalmatura degli emolumenti su più anni, con il portiere in scadenza nel 2025 e con il difensore libero in estate. Con Chiesa, scadenza 2025, il discorso muta radicalmente, la Juve dovrà fare il massimo per mantenere il proprio top player in bianconero, cercando di offrire un contratto appetibile, e sicuramente superiore, ai 5.5 milioni che Federico guadagna oggi. Chiesa va rinnovato, guai a perderlo!
Kean porta a casa 3 milioni netti annui, Iling Jr. solamente 300 mila euro, Vlahovic oltre 8 milioni, tre situazioni completamente diverse che dovranno trovare il giusto incastro nelle trattative, per l’esterno inglese dovrebbe arrivare un prolungamento con sostanzioso ritocco a salire, con i due attaccanti la Juventus potrebbe puntare sull’estensione di contratto con ingaggio spalmato. Con Gatti (1 milione annuo netto) si lavora al prolungamento di un ulteriore anno, fino al 2028, magari ritoccando lo stipendio verso l’alto, mentre per Huijsen, classe 2005 e promettentissimo difensore olandese, fresco di rinnovo quadriennale fino al 2027, firmato a giugno, potrebbe scattare un adeguamento monetario ed eventuale prolungamento di un ulteriore anno, visto che ormai viene convocato, in pianta pressochè stabile, in prima squadra.
Poi c’è Pogba e la questione da spinosa è diventata una grana, con la positività all’esame antidoping. Anzitutto servono le controanalisi per dirimere totalmente la questione, da quel momento il quadro sarà certamente più chiaro per società e il calciatore. Va precisato che, entro la fine del mese, le parti si sarebbero dovute incontrare per cercare di ridiscutere alcuni termini del contratto, in primis la questione economica; ora serve solo attendere l’epilogo della delicatissima vicenda legata al testosterone, per capire quali orizzonti potranno schiudersi in seno a Pogba e al contratto che lo lega alla Juventus sino al 2026. Per tutta la dirigenza bianconera sarà un autunno caldo e denso di lavoro, al fine di gettare una testa di ponte sul prossimo futuro, mantenendo competitività, unitamente a pedine utili e considerevoli, per il nuovo corso della Vecchia Signora.
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