"Più & Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera: ecco i protagonisti del primo appuntamento

"Più & Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera: ecco i protagonisti del primo appuntamentoTUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 29 settembre 2022, 21:00I più e i meno della settimana
di Simone Gioia

Inauguriamo, oggi, una nuova rubrica dedicata al mondo Juventus: "Più & meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera. I protagonisti del primo appuntamento sono Dusan Vlahovic, Filip Kostic, Dejan Kulusevski e Fabio Miretti.

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Partiamo, ovviamente, dalle note positive: la sosta consegna a Massimiliano Allegri due buonissime notizie, il gol ritrovato - 450 minuti dopo - di Dusan Vlahovic e un Filip Kostic in formissima, che si è reso protagonista proprio dell’assist in occasione del gol del serbo.

Boom boom Vlahovic

Dopo un mese di settembre negativo sia dal punto di vista individuale (causa l’assenza di gol) che dal punto di vista collettivo (i risultati della Juventus si commentano da soli), Dusan Vlahovic si rigenera, segnando, tra l’altro, contro quello che con tutta probabilità sarà il suo rivale nel prossimo decennio: Erling Haaland. Il suo gol apre le danze e decide Serbia-Norvegia, vinta dalla nazionale allenata da Stojković per 2-0. E ora, dopo un entusiasmo ritrovato, Vlahovic può davvero essere l’uomo chiave da qui ai prossimi 45 giorni di fuoco che attendono la Juventus: ci spera Massimiliano Allegri, ma ci spera - ovviamente - anche lui.

Bentornato, Filip

Il secondo protagonista in positivo, come accennato poc’anzi, è Filip Kostic, fresco di assist in nazionale. L’esterno serbo, su precisa indicazione di Allegri, è stato preso proprio per questo: per servire - e al meglio - Vlahovic ma non solo. Di sicuro, Kostic rappresenta una pedina fondamentale del reparto offensivo bianconero. Ed ecco che l’assist collezionato in Nazionale contro la Norvegia può rappresentare, come nel caso di Vlahovic, il punto di svolta per lui: anche perché, ad oggi, il vero Filip Kostic (considerato un vero e proprio Re degli assist) dalle parti di Torino non si è ancora visto.

Meno

Per due note positive, ce ne sono altrettante negative: la prima riguarda Dejan Kulusevski, fresco di dichiarazioni decisamente poco tenere nei confronti della Juventus; la seconda, invece, è l’infortunio - seppur non di grave entità - di Fabio Miretti, che in settimana si è fermato con la Nazionale Under 21 per un problema alla caviglia.

Kulusevski, no good!

Hanno fatto discutere, e tanto, le dichiarazioni rilasciate dall’ex calciatore bianconero, oggi in forza al Tottenham, a La Gazzetta dello Sport di lunedì scorso, in cui l’esterno svedese ha evidenziato le notevoli differenze tra il mondo Allegri e il mondo Conte. Volendo riassumerle, sono tre i passaggi decisivi dell’intervista di Dejan Kulusevski: 1) "Alla Juventus non mi sentivo benissimo per tanti motivi diversi e quando ti rendi conto che le cose non vanno, poi è difficile invertire la rotta restando nello stesso ambiente. Perciò la scelta di andare via dall’Italia è stata la migliore che potessi fare in quella situazione"; 2) "Adesso ho davvero sempre voglia di giocare a calcio. Al Tottenham il mio corpo è cambiato, grazie soprattutto agli esercizi in palestra, in pochissimo tempo. Si lavora moltissimo tutti i giorni e meglio di quanto facessi in Italia; 3) "Dalla Juve agli Spurs mi è cambiato il mondo". Tre concetti forti e per nulla banali, che testimoniano quanta voglia di cambiare aria ci fosse da parte dello svedese, che quasi si sentisse "prigioniero" di un mondo, quello bianconero, che non lo rappresentava più. Dopo De Ligt e Zakaria, Kulusevski si aggiunge alla lista degli ex, che una volta lasciata la Juventus, criticano e anche in maniera dura, da lontano. Sorge spontanea una domanda: perché questo accade? E soprattutto, è rispettoso tutto questo verso un club che fino a qualche mese fa retribuiva, e anche profumatamente, i tre soggetti in questione?

Il K.O che non ci voleva

La seconda nota stonata della settimana porta il nome di Fabio Miretti. E non per le prestazioni del calciatore, ma per l’infortunio che purtroppo lo ha visto protagonista con la Nazionale Under 21 negli scorsi giorni (problema alla caviglia) e che, con tutta probabilità, lo terrà fuori dall’elenco dei convocati per Juventus-Bologna. Anche se una piccola speranza ancora c’è, ma più per la sfida di Champions League di mercoledì sera, decisiva contro gli israeliani del Maccabi Haifa, che per quella di domenica sera contro il Bologna. Miretti fin qui è stata sicuramente la sorpresa più bella di questo primo scorcio di stagione, e silenziosamente si è preso la titolarità del centrocampo bianconero, complici anche le assenze di Paul Pogba e Adrien Rabiot, scendendo in campo dal 1’ minuto in tutte e quattro le ultime uscite bianconere: PSG, Salernitana, Benfica e Monza. Decisiva sarà la conferenza stampa di Allegri di sabato, in cui chiarirà ogni tipo di dubbio sul centrocampista classe 2003, ma una cosa è certa: tutto il popolo bianconero è pronto a riabbracciarlo nel più breve tempo possibile. Anche perché di giocatori come Miretti, alla Juventus servono come il pane.