"I Più & I Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera: ventinovesimo appuntamento
Nel momento più duro da affrontare della stagione, con una sentenza sul caso Plusvalenze che arriva a mezz'ora dal fischio di inizio e ti toglie 10 punti in classifica, la Juventus scende in campo al Castellani di Empoli e crolla con un sonoro 4-1. Oggi, nell'appuntamento numero 29 con "I Più & i Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera, i protagonisti sono Federico Chiesa, Wojciech Szczesny, Dusan Vlahovic e Di Maria.
I Più
Szczesny fa il suo nonostante il disastro
E' vero, subire quattro gol in una partita per un portiere non è mai facile. E se a fine partita tutti concordano sul fatto che sia stato uno dei pochi a meritare la sufficienza nel disastro match del Castellani, qualche domanda bisogna pur farsela. Ma è andata proprio così: il portiere polacco ha rimandato di pochi attimi il gol del raddoppio salvando su Akpa Akpro e disputando, al netto dei quattro gol, la sua onesta partita. Un ulteriore conferma del suo super finale di stagione, che può far dormire sonni tranquilli la Juve in merito alla questione portiere.
Federico Chiesa torna al gol: finalmente!
In una stagione che, definirla travagliata è poco, Chiesa si toglie la soddisfazione di ritornare a far gol: una delle sue specialità. Almeno finché non ha avuto problemi a quel maledetto ginocchio. La rete segnata all'Empoli è appena la terza stagionale, il primo - addirittura - in campionato. E' stata un'altra annata da incubo per lui, condizionata dall'infortunio prima e dalla questione psicologica poi. Il gol è la magra consolazione per una stagione che deve andare velocemente in archivio per tutti, compreso per Federico Chiesa.
I Meno
Vlahovic: altra prestazione orrenda, altra conta dei danni
Altra prestazione orrenda, altra conta dei danni. L'anno calcistico che sta per terminare è di gran lunga il più brutto della carriera di Dusan Vlahovic. Che non riesce mai a invertire la tendenza, mostrandosi spesso come un corpo estraneo all'interno del contesto Juventus. Troppa, la fatica nel partecipare alla manovra offensiva; troppa - forse ancora di più - la fatica a fare gol. D'altronde, per uno lui come lui abituato ad andare sempre in gol, i numeri parlano al suo posto: 10 reti in campionato, che fanno 17 sommandole alle 10 realizzate a partire dal gennaio 2022. Troppo poco per lui. E chissà se davvero a fine aria non deciderà di cambiare aria...
Di Maria, si è spenta la luce del Fideo
L'impressione sembra abbastanza chiara a tutti: il Fideo ha mollato. E di brutto. Da più di un mese, l'Angel Di Maria che scende in campo non sembra essere il solito: svogliato, deludente, mai incisivo. Insomma, di tutto e di più sta combinando in campo il campione argentino per non farsi apprezzare dalla tifoseria juventina: quella stessa tifoseria che soltanto dieci mesi fa lo aveva accolto da re. E che sperava in lui per sognare in grande. La stagione bianconera è stata un disastro, quella di Di Maria largamente insufficiente, in cui ha alternato tanti bassi a pochi alti. Tra un mese le strade delle parti si separeranno (salvo clamorosi colpi di scena). Nonostante lui e la famiglia a Torino si trovino bene. Ma la decisione alla Continassa sembra ormai presa. A maggior ragione senza coppe.
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178