"I Più & I Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera: ventiduesimo appuntamento
Prosegue l'appuntamento con "I Più & I Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera: oggi, nella puntata numero 22, i protagonisti sono Nicolò Fagioli, Juan Cuadrado, Dusan Vlahovic e Gleison Bremer.
I Più
Fagioli è diventato inamovibile
Partita dopo partita, prestazione dopo partita, Nicolò Fagioli si è preso la Juventus e la sua titolarità. Inserito da Allegri ad ottobre in una fase complicatissima, in cui la rosa era falcidiata da infortuni, con il gol segnato a Lecce il centrocampista classe 2001 ha dimostrato a tutta Italia di cosa è capace di fare. Anche se la strepitosa stagione disputata con la Cremonese l'anno scorso, culminata con la promozione in Serie A dei Grigi, qualche indizio lo aveva già dato. Ma ormai è un dato di fatto: a prescindere da chi ci sia a disposizione, Massimiliano Allegri non può più far a meno di Fagioli. Che infatti ha giocato da titolare tutte le ultime cinque gare della Juventus. E continuerà a farlo, perché di questo passo rinunciare a Fagioli sarebbe da folli. E Allegri certamente non lo è.
Eterno Juan Guillermo Cuadrado
300 presenze in 8 anni di Juve e 20 gol: ha giocato tanto, non ha segnato altrettanto. Ma tutti i gol che ha fatto in questi anni, sono stati decisivi. L'ultimo, in ordine cronologico, quello segnato all'Inter martedì scorso nella semifinale di andata di Coppa Italia, che è valso il momentaneo vantaggio. Quest'anno, insolitamente, le reti sono meno del previsto e anche la titolarità, considerata la sua precaria situazione contrattuale. Ma il gol realizzato all'Inter è il giusto premio per una carriera, quella in bianconero, straordinaria, di uno dei protagonisti assoluti del magico ciclo decennale bianconero. Il futuro è tutto, ancora, da scrivere. Margini per un rinnovo last minute sembrano esserci, ma nessuno sa come andrà a finire. In ogni caso, la storia tra Cuadrado e la Juve, comunque vada a finire, resta una storia bellissima.
I Meno
Caso Vlahovic?
3 gol in due mesi con la maglia bianconera, 2 con la maglia della Serbia in due partite: c'è qualcosa che non va oltre al "caso". Vlahovic in Nazionale ha dimostrato di sapersi esprimere al meglio, sentendosi a suo agio; alla Juventus meno: tutto ciò è palpabile, è palese. Il suo nervosismo è giustificato, e contro la Lazio potrebbe finire anche in panchina, con Allegri che pensa ad Arek Milik per la sfida contro i biancocelesti. È indubbiamente il suo peggior momento della carriera, di sicuro il meno brillante da quando veste bianconero. E, nonostante questo, con 11 gol stagionali è comunque il miglior uomo realizzativo della Juventus 2022-2023. E anche questo, oltre alla sua crisi, dovrebbe far riflettere, e non poco, la Vecchia Signora.
Bremer, troppi errori?
Non è la prima volta che Gleison Bremer si rende protagonista di un errore abbastanza grossolano. La sua prima stagione in maglia bianconera è un sali e scendi da montagne russe: un'alternanza di prestazioni buone ad altre meno buone che non promette bene. Acquistato per ben 50 milioni di euro bonus compresi la scorsa estate dal Torino, a oggi Bremer ha ripagato l'investimento fatto dalla Juventus? Interrogativo che resta. Anche perché la Vecchia Signora lo ha pagato profumatamente ritenendolo idoneo e perfetto per sostituire Matthijs de Ligt. Ma è andata davvero così? Il campo, come sempre, è galantuomo. E darà ogni risposta a qualsiasi domanda. Ma l'interrogativo resta.
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