"I Più & I Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera: tredicesimo appuntamento
Prosegue l’appuntamento con "I Più & i Meno", la rubrica dedicata al meglio e il peggio della settimana bianconera. Nell’appuntamento di oggi, il tredicesimo della stagione, i protagonisti sono Gleison Bremer, Manuel Locatelli, Paul Pogba e il fattore Stadium.
I Più
Finalmente Bremer, “RoboCop” decisivo
Partiamo, ovviamente, dalle note positive. E non si può non partire da lui, da Gleison Bremer. Che ieri ha deciso Juventus-Lazio con un incornata che vale le semifinali di Coppa Italia. Un gol non solo importante in chiave squadra, ma anche dal punto di vista individuale. Arrivato a Torino la scorsa estate per sostituire il duo Chiellini-De Ligt, pagato ben 50 milioni di euro (41+9 di bonus) e strappato all’Inter, il difensore brasiliano si è dovuto calare sin da subito nella parte del leader difensivo. Ha faticato un po’, soprattutto all’inizio, alternando prestazioni buone a prestazioni meno buone. Poi, a Napoli il punto più basso della sua esperienza in bianconero, con una gara da horror, che però è stata velocemente spazzata da quella di ieri. Presto per dire se sia stata la partita della consacrazione, di sicuro con il passare delle partite sta diventando a tutti gli effetti il leader difensivo: proprio il motivo per cui la Vecchia Signora lo ha preso.
Che spirito, Loca!
Da un anno e mezzo a Torino, Locatelli la scorsa stagione ha deluso i più, ancora incantati dal suo eccellente rendimento nel Sassuolo di De Zerbi. In questi diciannove mesi di Juve raramente ha toccato quelle vette, forse mai. Ma alla Juve il suo ruolo è cambiato, il gioco è diverso, le richieste sono diametralmente opposte. E così Manuel con il tempo ha cambiato anche un po’ sé stesso dentro questo mondo Juve. Ieri sera non è stato illuminante dal punto di vista tecnico, ma è stato prezioso e onnipresente in tutte le situazioni di gioco, schermando quei pochi tentativi offensivi laziali. Ma ci ha messo spirito e grinta, proprio come piace a Massimiliano Allegri. Che infatti a fine gara lo ha elogiato. E prestazioni come quelle di ieri sera spazzano anche ogni dubbio sul suo conto e sul suo futuro: potrà diventare mai una bandiera della Juve? Chissà, ma le basi (solide) ci sono tutte.
I Meno
Paul, è già storia finita?
Dalle gioie ai dolori, dalle notizie belle a quelle brutte. Questo ritorno non s’ha da fare: sembra proprio così. Ogni qualvolta Pogba sembra che abbia acquistato un minimo di continuità per poi rimettere piede in campo attraverso una partita incontra un nuovo infortunio. Allegri alla vigilia di Juve-Lazio e anche ieri sera nel post partita ha minimizzato. Sta di fatto che il Polpo ha saltato l'ennesimo match della stagione, e rimarrà fuori anche martedì prossimo nella trasferta salvezza (come l’ha definita il tecnico livornese) contro la Salernitana. A questo punto, dando un rapido sguardo al calendario della Juventus, considerandolo out (forse) anche per la partita interna contro la Fiorentina del 12 gennaio, la speranza di tutti è di riaverlo per il playoff di Europa League in programma giovedì 16 febbraio contro il Nantes. Nove mesi lontano dai campi è dura, rientrare non è facile e l’attesa dei tifosi bianconeri continua a essere impaziente. Ma siamo già a febbraio e la stagione continua. Quindi Paul, se ci sei batti un colpo, anche per non far rimpiangere la Juventus che tanto ha creduto in te la scorsa estate.
Crolla il bunker dell’Allianz Stadium
Era stata fin qui la fortezza della Juventus, che in casa aveva costruito la propria classifica in campionato, conquistando ventiquattro punti su trenta prima del crollo contro il Monza. La sconfitta di domenica scorsa contro i brianzoli, infatti, è stato il primo K.O. del campionato casalingo: la Juve non perdeva all’Allianz Stadium da ben dieci mesi (l’ultima volta fu contro l’Inter il 3 aprile del campionato scorso) e in questa stagione era ancora imbattuta. Ma si sa, i record sono fatti per essere infranti. E quindi prima o poi doveva succedere. Certo che però, a guardare come sia andata contro il Monza, un po’ di rammarico c’è. Ma ormai è acqua passata, la Juve deve voltare pagina e andare a Salerno senza paura, perché lo stadio Arechi sarà una bolgia. E Allegri lo sa.
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