"I Più & I Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera: sedicesimo appuntamento
Sedicesimo appuntamento con "I Più & i Meno", la rubrica dedicata al meglio e il peggio della settimana bianconera. I protagonisti di oggi sono Angel Di Maria, Manuel Locatelli, Paul Pogba e Moise Kean.
I Più
C’è un Angel per la Juve
Ma quanto ha dovuto aspettare il tifoso bianconero prima di poter gioire per le magie del Fideo? Ben sette mesi dopo, Angel Di Maria ha iniziato a fare Angel Di Maria, cioè quello che gli riesce meglio: dare del tu al pallone, inventarsi giocate e gol da capogiro, come quello realizzato ieri sera. Che ha lasciato a bocca aperta persino Massimiliano Allegri, che lo ha voluto a tutti i costi in estate. Il rimpianto resta sempre, per quella prima parte di stagione non all’altezza della carriera di Di Maria, condizionata da infortuni e Mondiale. Ma ora il Fideo sta bene, ha iniziato a giocare con continuità e, soprattutto, ha iniziato a segnare con regolarità, trascinando la Juve nei momenti difficili: lo ha fatto con Lo Spezia e lo ha fatto ieri sera. E con un Angel così, nessun obiettivo sembra precluso in casa Juve (campionato a parte s’intende, ovviamente).
Locatelli, un giocatore affidabile
Tante volte è stato criticato da quando si è trasferito a Torino: un po’ perché non è mai riuscito a eguagliare prestazioni a cui aveva abituato ai tempi del Sassuolo e un po’ perché giocare alla Juve pesa. Ma, dopo una prima stagione da alti e bassi, in questa sua seconda avventura in bianconero sembra un Locatelli completamente diverso, rigenerato, più affidabile: semplicemente migliore. Allegri gli ha consegnato le chiavi del centrocampo, e di fianco a Fagioli e Rabiot il buon Manuel sta migliorando: assieme, compongono un terzetto di qualità e di tutto valore. E anche per Pogba, considerata la sua lunghissima assenza dai campi di gioco, rubargli il posto non sarà impresa facile.
I Meno
Moise double face
Decide con Lo Spezia, non incide con il Nantes. È il Moise Kean in versione double face cui ha abituato il tifo bianconero. Alterna prestazioni di alto livello ad altre mediocri o comunque anonimi. Ieri sera, complice il suo buonissimo stato di forma (come confermato più volte nel corso di queste settimane da Allegri), il tecnico livornese gli ha dato una chance importante, preferendolo a Vlahovic. La risposta di Kean è stata, però, alquanto negativa. È vero che ha tenuto impegnata la linea difensiva del Nantes, è altrettanto vero che la scena l’ha rubata praticamente sin dal 1’ Angel Di Maria, ma l’attaccante bianconero ieri ha fatto troppo poco per pretendere una titolarità maggiore a discapito di un Dusan che scalpita sempre ogniqualvolta non parte dall’inizio. I numeri di questa stagione rimangono comunque ottimi, sia in termini di gol che di minutaggio. Ma da Kean ci si aspetta sempre tanto, e non è un caso che la Juve abbia deciso di fare un investimento importante soltanto due estati fa.
Aumenta l’attesa per il ritorno del Polpo
Partito – forse – il countdown decisivo per il rientro di Pogba fra i convocati. Lo ha detto Allegri a fine partita: “Pogba potrebbe rientrare con il Torino”. Ma ormai sono pochi coloro i quali credono realmente a una tale possibilità. Un po’ perché di tempo ne è passato davvero tanto e un po’ perché quando sembrava tutto fatto per il suo rientro, poi il Polpo è stato costretto ad assentarsi nuovamente. Fin qui, ha raccolto soltanto una convocazione in stagione: contro il Monza lo scorso 29 gennaio, nella prima sconfitta – tra l’altro – casalinga in campionato della Juve. Poi è passato un altro mese, e Pogba il campo non lo ha mai visto. Ma ora, forse – il condizionale è ormai d’obbligo – il rientro è davvero vicino. Almeno si spera.
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