"I più & i meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera: secondo appuntamento
Secondo appuntamento con "I più & i meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera. Dopo Dusan Vlahovic, Filip Kostic, Dejan Kulusevski e Fabio Miretti, i protagonisti di oggi sono Adrien Rabiot, Angel Di Maria, Ardakiusz Milik e l'allarme concentrazione.
I più
Due gol e tre assist non possono passare inosservati: stiamo parlando del centrocampista francese e dell'esterno argentino, che ieri sera hanno inciso e deciso Juventus-Maccabi Haifa, vinta 3-1 dai bianconeri, tenendo ancora accesa la fiammella della speranza per il passaggio del turno in Champions League.
Che meraviglia, Adrien!
È d'obbligo partire dalla doppietta di Rabiot di ieri sera (la prima con la maglia della Juve per lui e seconda in assoluto in carriera, dopo quella realizzata ai tempi del PSG). Il francese è chiaramente un uomo su cui, fin dal suo arrivo, Massimiliano Allegri ha deciso di puntare: lo ha difeso dalle critiche, spronato quando ce n'era bisogno e coccolato nei momenti opportuni. Quest'estate è stato ad un passo dal Manchester United, oggi è un titolare fisso: strano il calcio. Questo, però, apre ad una riflessione che coinvolge necessariamente anche la società e le sue strategie di mercato. A otto mesi dalla scadenza di contratto, all'orizzonte non si intravedono segnali di prosecuzione del rapporto tra le parti, ma questo è secondario, perché finché sarà a disposizione, Allegri si potrà godere il suo Rabiot.
Magico Fideo
Quella di ieri sera è stata la prima e vera partita di Angel Di Maria da quando veste la maglia della Juventus. Parentesi a parte per la prima di campionato contro il Sassuolo, in cui tra l'altro al 65' è stato costretto ad abbandonare il campo per infortunio, l'argentino nei primi due mesi della stagione ha giocato poco e senza mai brillare. Ieri sera invece lo ha fatto, deliziando con tre assist i propri compagni. Le due perle sui due gol della Juventus sono giocate da calciatore di altra categoria, come tante volte ha ripetuto Allegri. E la Juve lo ha preso proprio per questo, per compiere il salto di qualità. Un peccato non vederlo sabato a San Siro contro il Milan, ma se Di Maria acquista continuità, può diventare un giocatore devastante e fondamentale per questa squadra.
I meno
Come accennato poc'anzi, oltre alle note positive ci sono sempre anche quelle negative: questa settimana sono l'infortunio di Arkadiusz Milik e l'allarme concentrazione. Sul primo, verranno valutate nelle prossime ore le condizioni dell'attaccante polacco, che resta in dubbio per il Milan; sul secondo, il riferimento è chiaramente alla partita di ieri sera, dove nel finale gli israeliani hanno sfiorato il pareggio.
Torna presto, Arkadiusz
Il suo impatto con il mondo bianconero è stato letteralmente devastante: quattro gol (cinque considerato il gol annullato ingiustamente contro la Salernitana) in sette partite, spesso entrando a gara in corso. Pochi ci avrebbero scommesso, forse nessuno. Ma è stato Allegri a volerlo a tutti i costi quest'estate, la società lo ha accontentato e ora l'ex attaccante del Napoli sta ripagando a suon di gol la fiducia che gli è stata data. L'infortunio rimediato dopo Juventus-Bologna (affaticamento muscolare) è la notizia che non ci voleva. Ancora da capire l'entità del problema e se ce la farà per Milan-Juventus, ma gli infortuni sono da sempre il tallone d'Achille di questo giocatore. E proprio ora che era riuscito a trovare continuità, non vederlo sul rettangolo di gioco sarebbe un gran peccato.
Allarme concentrazione
Anche quando si vince, mai abbassare la guardia: il calcio ce lo insegna sempre. Per 70' la Juventus ha avuto il controllo della partita ieri sera, ma nel finale ha mollato la presa subendo gol e rischiando clamorosamente di pareggiare 2-2. Atteggiamento che non è andato per niente giù a Massimiliano Allegri, che sia in campo (sbracciandosi e facendosi sentire) che fuori (nell'intervista post gara), ha sottolineato questo aspetto. Troppe volte la Juventus in questi anni si è fatta riprendere partite già vinte abbassando la soglia dell'attenzione. Per Allegri la Juve non è ancora guarita e ha degli step da compiere. Ecco, questo è sicuramente un aspetto da correggere, per non finire in un vortice pericolosissimo.
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178