"I Più & I Meno", il meglio e il peggio della settimana bianconera: quindicesimo appuntamento
Nuovo appuntamento con "I Più & i Meno", la rubrica dedicata al meglio e il peggio della settimana bianconera. Oggi, in questo quindicesimo appuntamento della stagione, i protagonisti sono Angel Di Maria, Federico Chiesa, il pareggio con il Nantes e Leandro Paredes.
I Più
Il Fideo è gioia per gli occhi
Questo è quello che vuol vedere il tifoso bianconero, questo è il motivo per cui Angel Di Maria è approdato a Torino: per essere decisivo, per alzare il livello nei momenti complicati della stagione. Come è accaduto ieri, quando da un suo lancio (fantastico) è nato il gol del vantaggio di Vlahovic su assist di Chiesa. Finalmente il trio delle meraviglie Di Maria-Chies-Vlahovic (anche se Chiesa era più a tutta fascia sulla sinistra) lo abbiamo visto all’opera. Finalmente Di Maria sta ritrovando un po’ di continuità: quella che è mancata troppe volte da inizio stagione anche alla Juve, che è chiamata a invertire la tendenza già a partire da giovedì prossimo, se non vuol salutare anzitempo l’Europa League. Ma intanto è tornato il Fideo, ed è gioia per gli occhi.
La Chiesa al centro del villaggio
In attesa di rivederlo anche nella versione goleador, pian piano Federico Chiesa sta tornando ai suoi livelli: sempre presente nella partita, sempre presente in ogni azione e anche decisivo. Tutte qualità che contraddistinguono Chiesa che però, per forza di cose, nelle prime uscite post infortunio era esagerato pretendere. Ieri è stata una partita da Chiesa, che ha firmato l’assist sull’1-0 di Vlahovic e ha anche sfiorato un super gol, ma la traversa prima e il palo poi glielo hanno impedito. Resta l’amaro in bocca, ovviamente per lui e per il mancato gol, ma finalmente Federico è sulla strada giusta: sì, quella del ritorno.
I Meno
L’Europa League riparte com’era finita: da un pareggio
1° maggio 2014, semifinale di ritorno: Juventus-Benfica 0-0 e tanti saluti. Il tifoso bianconero ricorderà sicuramente quel momento, con una finale – che si giocava a Torino, allo Stadium quell’anno – clamorosamente mancata contro il Benfica. A distanza di quasi nove anni, la Juve torna in Europa League e lo fa nuovamente pareggiando, questa volta per 1-1 contro un modestissimo Nantes, che si è difeso e ha giocato la sua partita. Ma di certo non è una corazzata, né tanto meno un avversario irresistibile. La Juve è passata in vantaggio e poi, come da mantra allegriano, ha “provato” a gestire. Ma nel secondo tempo il Nantes è uscito fuori e ha fiutato la possibilità di andare a pareggiarla. E così è stato. Troppo facile la reazione rabbiosa e d’inerzia della Juve dopo l’1-1, quando anche la sfortuna si ci è messa per evitare il gol. I bianconeri hanno gettato alle ortiche un’occasione grande quanto una casa per archiviare la pratica già all’andata. E giovedì prossimo, in un ambiente che si prospetta piuttosto caldino, toccherà vincere a tutti i costi, per evitare di salutare a febbraio una già triste stagione.
Paredes, il peggior acquisto estivo
Doveva prendersi in mano il centrocampo della Juve: non è mai stato, fin qui, neanche attore non protagonista. Voluto fortemente da Massimiliano Allegri in estate, il centrocampista di proprietà del PSG, in prestito alla Juve, non ha inciso per niente. Diversi infortuni, tanti spezzoni e solo qualche gara da titolare. Ieri sera Allegri gli ha concesso una possibilità importante, schierandolo dal 1’. Ma non è cambiato nulla: ennesima prestazione scialba e anonima del centrocampista argentino. Che sicuramente farà le valigie a fine anno. Ma dopo sei mesi lo si può dire a chiare lettere: Leandro Paredes è stato un acquisto sbagliato, il peggiore della campagna estiva.
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