Una vittoria che può pesare più di quanto sembri. Ma in campo bisogna cambiare rapidamente registro. D'Aversa, che noia....
Ci sono vittorie che acquistano punti ora dopo ora. Potrebbe essere il caso dello striminzito successo della Juventus contro il Lecce al termine di una partita di una noia pazzesca ma con un gol, quello di Milik, che pesa tantissimo. C'erano due possibili reazioni ipotizzabili dopo la fantozziana sconfitta contro il Sassuolo. Scenario A: voglia di rivalsa, aggressività e fame di gol con partita archiviata già nel primo tempo. Scenario B: squadra bloccata dalla paura e dall'insicurezza. La paura di prestare il fianco e subire un'altra doccia fredda e l'insicurezza nella gestione dei momenti. Purtroppo, contro il Lecce, è andato in scena il secondo canovaccio. Soprattutto nel primo tempo la Juventus, a parte qualche sprazzo di lucidità e sgasata di Chiesa, è parsa lenta, imprecisa, timorosa e con zero idee e persino sulle gambe. Risultato? I fischi dell'Allianz al 45' ad evidenziare e colpevolizzare un atteggiamento non da Juventus.
Il secondo tempo non ha raccontato molto di diverso se non il gol che alleggerisce lo spirito della squadra, e fa tirare un sospiro di sollievo a tutti anche se, in verità, il Lecce non ha praticamente mai tirato in porta. A proposito di questo, ormai è una moda stucchevole quella di usare il facile alibi dell'arbitraggio per giustificare le sconfitte contro la Juventus. Il calcio d'angolo non c'era? Si, vero, ma perché, caro D'Aversa, non ricordi che il cambio di possesso non può far tornare indietro sulla decisione? E l'accusa per il mani di Rugani? Suvvia, facciamo i seri e si ammetta di aver costruito una partita speculando sul risultato di parità sfuggito a causa di Milik. Ogni tanto si può anche riconoscere il merito degli avversari, che siano stati più bravi o semplicemente che siano più forti. Fa bene all'anima un pizzico di onestà.
Alla fine, classifica alla mano, questi tre punti sudati (ma tutto sommato meritati) pesano tantissimo perché ora Inter, Milan, Napoli e le romane non possono sbagliare. Ma fatta eccezione per l'Inter e (tutto sommato) il Milan, per le romane non sarà una passeggiata contro Torino e Genoa per non parlare del Napoli che si è fatto l'autogol più grande si potesse fare proprio mentre la Juventus conquistava i suoi sofferti tre punti. Un video sul profilo TikTok del club dai contenuti discutibili fa infuriare Osimhen, al punto che il suo agente, Roberto Calenda, annuncia azioni legali nei confronti del Napoli mentre il giocatore cancellava quasi tutte le foto che lo ritraevano con la maglia del Napoli sul suo profilo Instagram. Il nigeriano difficilmente giocherà domani e probabilmente, se il caso non si sgonfia subito, sarà un separato in casa. Una casa dove è parecchio a disagio Kvaratskhelia il cui procuratore non è più in ottimi rapporti con il club. Insomma, se la Juventus ha vissuto tre anni difficili dopo 9 scudetti di fila, capirete quanto chi non vinceva da 33 anni sia totalmemente disabituato a ripetersi dopo una vittoria.
Morale della favola, visto che è realistico pensare che l'obiettivo concreto della Juventus sia un piazzamento tra le prime quattro, la vittoria contro il Lecce dà una grossa spinta al cammino della Juventus anche nell'ennesima difficile notte.
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