Leggerezza mentale e vittoria in Coppa Italia: da replicare a Monza
Finalmente la Juve, quella vera. Il secondo tempo della gara contro il Cagliari, in Coppa Italia, ha restituito a tutti i tifosi sensazioni belle, condite da qualche sprazzo di entusiasmo, sia nella prestazione che nel risultato, bello largo. Va sottolineato a chiare lettere che ciò che si è visto martedì sera, ora va obbligatoriamente replicato in campionato, sin da domenica contro il Monza, allo stadio Brianteo. Il primo tempo contro gli uomini di Nicola non è stato esaltante, la solita Juventus lenta e con difficoltà nel verticalizzare l’azione, ma al contrario di altre partite Madama ha creato almeno 3-4 nitide palle da gol ed è andata a bersaglio con la bella rete, da vero centravanti, di Vlahovic. Nella seconda frazione la splendida punizione di Koopmeiners ha sbloccato mentalmente i ragazzi, frenati da troppi pareggi consecutivi con un’accezione esplicitamente negativa, e la Juve ha preso il largo. In ogni giocata si è vista una squadra sollevata nel morale e nello spirito, psicologicamente più libera nel provare ad attaccare, stringendo gli avversari nella loro area, senza subire particolari rischi dietro; insomma il 2-0 dell’olandese ha innescato nuova linfa in una compagine che ha assoluto bisogno di scrollarsi di dosso, paure, remore, dubbi, trovando certezze da cui ripartire di slancio.
Un secondo tempo tutto all’attacco, con splendenti realizzazioni e un 4-0 sonoro che è diventata una buona iniezione di fiducia per tutto l’ambiente. Ora però serve reiterare e ripetere la seconda frazione di gioco disputata martedì, anche in campionato, al cospetto degli uomini di Nesta, solo così la Vecchia Signora può pensare di infilare un filotto di risultati che possano fortemente contribuire ad una risalita in classifica. Ad oggi la Juventus si trova a -9 dalla vetta del campionato e a -3 dalla zona Champions, serve quindi accelerare e lasciarsi alle spalle un pareggismo preoccupante, prima che diventi cronico, senza via d’uscita. La squadra di Thiago Motta sta cercando il proprio binario di gioco, quello giusto per crescere tra innalzamento della mentalità e voglia di tornare a fare la voce grossa, all’interno di una graduatoria anomala per il nostro campionato, con ben 5 squadre che sopravanzano i bianconeri. E anche per questo motivo sarà vietato alla Continassa inciampare di nuovo, accontentarsi di un semplice pari, perché nell’era dei tre punti, pareggiare serve davvero a poco se ci si chiama Juventus. La serata di coppa nazionale è servita per rivedere Nico Gonzalez, autore di un gol favoloso, e l’importanza del suo rientro dovrà avere peso specifico per tutti i compagni, all’opposto invece si è fermato Tim Weah, che ha accusato una noia muscolare che lo terrà fuori fino al nuovo anno. Troppi gli stop muscolari in casa Juve in questa stagione, anche sotto questo stretto punto di osservazione, ci si deve perfezionare e anche molto. Ottimo come sempre Cisco Conceicao, uomo capace di tagliare a fette le retroguardie avversarie, per saltare i diretti marcatori, allargando le maglie di difesa, per poi fornire assist o andare direttamente lui in gol, come ha già mostrato di saper fare molto bene. Anche gli esperimenti hanno funzionato, Locatelli da centrale di difesa si è ben disimpegnato, McKennie da laterale basso mancino ha fatto il suo, Koopmeiners, piazzato come mezz’ala ha toccato più palloni entrando nel vivo dell’azione e Yildiz, da rifinitore puro dietro a Vlahovic, ha servito l’assist della prima segnatura proprio a Dusan.
A mente fredda si può dire che, se le prime due sperimentazioni potranno tornare utili, magari in caso di emergenza che nessuno si augura, le posizioni del numero 8 e del numero 10 devono far riflettere Mister Thiago per un loro impiego nelle zone ricoperte martedì sera. Certo, Yildiz può fare sicuramente meglio, ma più si avvicina il talento turco alla porta, più il ragazzo si sentirà libero di cannoneggiare a rete, esprimendo dribbling sullo stretto e invenzioni tecniche preziose. Koopmeiners, poi, nella nuova posizione, ha toccato tanti palloni, è entrato nel cuore del gioco, nonostante la febbre che lo attanagliava, e ha messo a segno una conclusione balistica da applausi. Questi temi sicuramente sono sul taccuino di Thiago Motta per la gara di Monza, ora spetterà all’allenatore computare una formazione che tenga in esame disponibilità di intenzioni e di uomini, per ripartire in campionato. A prescindere dalle scelte del tecnico italo brasiliano, ciò che non dovrà mancare domenica sera è l’atteggiamento giusto, la fame di vittoria e quella leggerezza mentale, mista ad un pizzico di sana incoscienza, che deve portare il risultato da tutti atteso in campionato, ovvero il ritorno della Juve alla vittoria.
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