Stabilità e certezze. Quelle che Motta deve dare alla squadra
La reazione c’è stata. Netta, decisa, importante e non del tutto scontata. Adesso però serve la continuità nei risultati e nelle prestazioni. Due partite come ulteriore esame di maturità, questa sera sul delicato campo del Lille, e sabato prossimo nel derby con il Torino. Poi l’ennesima inutile sosta che porterà nel cuore della stagione, senza più fermarsi sino alla fine di marzo. Come si ottiene la continuità? Ovviamente sbagliando il meno possibile e regalando sicurezze alla squadra. Forse è proprio questo l’aspetto sul quale anche Motta deve migliorare. Ma il tecnico è persona intelligente, la prima a sapere che con gli errori si cresce e si fa esperienza.
La sicurezza si crea con i risultati che portano autostima ma anche dando un minimo di gerarchizzazione nelle scelte. E allora va benissimo tenere tutti sulle spine e non garantire a nessuno il posto da titolare, ma la spina dorsale deve essere formata, per portare una precisa identità alla squadra. L’età media è bassa, l’esperienza si crea anche dando continuità nelle scelte ma soprattutto diventa fondamentale cementare le intese in campo nei vari reparti. Rispetto alla partita con il Parma, a Udine si è visto una Juventus compatta, corta, legata e determinata. Non si sono create le voragini che hanno spianato la strada alle ripartenza degli emiliani, tagliando in due i reparti. Segnale che si è corsi subito ai ripari, sia dal punto di vista tattico, che degli uomini impiegati.
Adesso la riprova ci sarà stasera, dove servirà una prestazione maiuscola per mettere l’ipoteca sul traguardo minimo di Champions e cioè l’accesso ai play off . Chiaro che un po’ di turn over dovrà esser fatto, ma ci auguriamo, da ora in poi, di poter vedere una squadra riconoscibile in almeno sei sette undicesimi. Cosi come ci piacerebbe tornare al capitano fisso. La strategia di far girare la fascia, premiando di volta in volta qualcuno, ci sa molto di provincialismo, che può andare bene in alcune piazze, ma non a Torino, non alla Juventus.
Sotto con il Lille, perché diciamoci la verità, la speranza è che da ora in avanti in ogni singola partita si possano apprezzare sempre più miglioramenti e meno errori, segnale evidente che i progressi e la cura Motta cominciano a fare effetto. Con fiducia e equilibrio, fiducia che la squadra merita, equilibrio che i tifosi si devono sforzare di avere. Il progetto è appena agli albori
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