Una vittoria all’italiana che serviva come il pane
La Juventus batte il Manchester City e porta a casa tre punti pesantissimi per la qualificazione alla seconda parte della Champions League. Finisce 2-0 all’Allianz Stadium grazie alle reti di Vlahovic (con la collaborazione di Ederson in serata saponetta) e di McKennie. Non rubano niente i bianconeri, anzi capitalizzano al massimo in perfetto stile italiano le proprie occasioni, pur lasciando il dominio del possesso alla squadra di Pep Guardiola. Alla fine gli inglesi hanno mantenuto il possesso palla per il 69% del tempo, ma non sono riusciti a scalfire le certezze difensive bianconere, grazie a una prova di generosità da parte di tutti gli effettivi.
Ed è proprio la prova globale che stavolta dà i segnali migliori a Thiago Motta. Ciascuno ha fatto la sua parte per portare a casa il risultato e alla fine questo “gioco di squadra”, in senso letterale, ha pagato. Non ci sono voti negativi da dare, infatti, né a chi ha iniziato la gara, né a chi è subentrato. Merita una menzione particolare capitan Danilo, autore di una prestazione sontuosa e che in un solo colpo allontana le critiche e le voci circolate negli ultimi tempi. Tutto il pacchetto arretrato ha sofferto, ma è riuscito ad arginare le folate e le imbucate del possesso verticale firmato Guardiola.
Non è sicuramente il miglior Manchester City degli ultimi anni, ma grazie al supporto dei centrocampisti Haaland è stato letteralmente annullato. Molti definiscono questa vittoria “allegriana”, ma è lo stesso Motta microfoni di Amazon Prime ad ammettere che la Juve sapeva che contro la squadra di Pep sarebbe servito difendersi bassi e sfruttare al massimo le transizioni positive: “Sapevamo prima della partita che dovevamo abbassarci tantissimo, lo abbiamo fatto insieme e poi siamo andati in attacco e li abbiamo colpiti nel momento giusto. È una vittoria meritata”, le parole del tecnico della Juventus.
Nulla da eccepire, anche perché in queste partite spesso la tattica va a farsi benedire, poiché il primo passo verso la vittoria è che ciascuno vinca il proprio duello individuale. In questo senso, non si possono non evidenziare anche l’ottima prova di Michele Di Gregorio, autore di un intervento prodigioso all’incrocio dei pali. Ma merita elogi anche Manuel Locatelli, che è stato difensivamente impeccabile. Federico Gatti, invece, ha dato temperamento e grinta con il suo esempio, mentre Yildiz e Conceicao hanno messo la loro qualità al servizio di difesa e ripartenza. Tema in cui si è inserito perfettamente anche il subentrato McKennie.
Anche Vlahovic, seppur sul gol abbia goduto sulla corresponsabilità di Ederson, è stato prezioso con i suoi movimenti. Insomma, se non è stata la partita perfetta, poco ci manca, perché la squadra forte e matura è quella che non gioca sempre allo stesso modo, ma adatta la strategia a seconda dell’avversario e delle situazioni di gioco in cui si trova. La speranza è dunque che questo match fornisca a una compagine con poca esperienza un nuovo bagaglio per affrontare meglio il prosieguo della stagione. A partire dalla sfida casalinga contro il Venezia, in cui i tre punti non possono assolutamente sfuggire.
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