Juventus, tre punti con il brivido: vittoria sofferta e interrogativi aperti
Vittoria sofferta e in rimonta per la Juventus, che batte il Frosinone 3-2 all'Allianz Stadium grazie a un gol di Rugani al 95'. Un successo che conferma il secondo posto della Juve ma che non cancella le perplessità su una squadra che, a tratti, ha offerto una prestazione inguardabile.
L'unica nota lieta è il duo McKennie-Vlahovic: il primo, instancabile in mezzo al campo, il secondo, autore di una doppietta e in un momento di forma strepitoso, a zittire i detrattori che lo volevano ceduto per far posto a Lukaku.
La grinta della squadra, che ha creduto nella vittoria fino al fischio finale, è stata evidente; tuttavia, la sensazione è che la squadra non sia in perfetta sintonia con mister Allegri.
Nonostante la vittoria, il momento dei bianconeri resta delicato: serve una proposta di gioco che permetta ai giocatori di rendere al meglio perché, dal mio di vista, è Inaccettabile soffrire contro squadre nettamente inferiori.
La valutazione della rosa è un'altra priorità: appare evidente come alcuni calciatori non siano all'altezza della Juventus. Ovviamente, non sono escluse responsabilità della società, con alcuni rinnovi/potenziali rinnovi che fanno storcere il naso, come quelli di alcuni giocatori ai quali è stato aumentato l'ingaggio e che non sembrerebbero essere allineati al progetto di una Juventus che vuole tornare a lottare stabilmente per lo scudetto.
La vittoria contro il Frosinone è un sospiro di sollievo, ma non basta: la Juventus ha bisogno di una svolta. La società e Allegri dovranno fare scelte coraggiose per riportare la squadra ai vertici del calcio italiano.
Domande che rimangono aperte:
- Allegri è ancora l'uomo giusto per guidare la Juventus in futuro?
- Quali correttivi servono per rendere la Juve competitiva?
- La dirigenza è disposta a investire per il futuro?
Le risposte dovranno arrivare presto, perché la tifoseria è stanca di vivere di alti e bassi. La Juventus ha bisogno di una rotta decisa e di un progetto solido per tornare a essere la Signora del calcio italiano.
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