Calma, pazienza e fiducia. Tre aspetti che non dovranno mancare. Ecco il perchè...
Ci vogliono calma e pazienza e fiducia. Si tre elementi, soprattutto i primi due, abbastanza sconosciuti in casa bianconera, ma necessari in questo momento. E una convinzione, che la strada intrapresa è quella giusta. Arriveranno subito i risultati? Ce lo auguriamo, ma la cosa più importante del momento è aver gettato le basi di un futuro che possa essere solare e radioso. Facendo un passo indietro con la memoria, ma anche con la storia, stiamo vivendo un momento simile a quello del 2011, quando si stava per aprire un ciclo incredibile e del tutto inaspettato. Certo, li esisteva anche quella nuova roccaforte chiamata Juventus Stadium, che venne inaugurato in una indimenticabile serata dell’otto settembre, e che oggi purtoppo sembra venuto meno ( almeno con quell’impatto dei primi anni) ma l’idea di rivoluzione e di nuova era è davvero molto simile.
La calma serve perché questa squadra e questo allenatore devono ancora conoscersi bene, annusarsi e capirsi al 100%. Motta, alla prima avventura in un grande club cosa che non va mai dimenticata, avrà bisogno di sbagliare, speriamo il meno possibile e di accumulare esperienza, la squadra di assimilare i nuovi dettami, la nuova filosofia e il concetto di Juventus. Tutti passi che avverranno, ma che non possono essere immediati. Certo, il tempo non è il miglior alleato, perché già in questa porzione tra settembre e ottobre, con di mezzo l’inizio della Champions, ci attendiamo progressi e miglioramenti.
La pazienza invece servirà perché alcuni passaggi a vuoto andranno messi in preventivo. Possiamo definire mezza delusione il pareggio con la Roma, forse perché le prestazioni con Como e Verona avevano fatto alzare immediatamente l’asticella delle aspettative, ma nel computo di una stagione appena iniziata e con una squadra completata nell’ultima settimana di mercato, il nulla di fatto contro i giallorossi rientra nella normalità delle cose. Cosi come ci vorrà pazienza nel gestire gli infortuni. Ci saranno amici miei, oggi come ieri , fanno parte di un calcio ormai impazzito che non prevede più riposo ma partite partite e partite, come quelle assolutamente inutili della Nations League.
L’ultimo aspetto è quello della fiducia: fiducia in un allenatore che sa il fatto suo sia dal punto di vista tattico che di gestione del gruppo, in una società che ha cambiato pelle, in un direttore che in una sessione di mercato ha dimostrato perché oggi è uno dei migliori e che farà sentire la sua voce anche dentro lo spogliatoio. Nel calcio, e sono il primo a sostenerlo, la calma la pazienza e la fiducia, sono spesso frutto dei risultati, soprattutto quando ti chiami Juventus. Per una volta però penso che dovremmo fare uno strappo alla regola, almeno per questo primo anno. Critiche e appunti se le cose non dovessero andare bene, ma sempre con la consapevolezza che era fondamentale in questa stagione gettare delle solide basi. Se queste non lo saranno ovviamente saremo i primi a metterlo in evidenza.
Però per una volta diamo il peso del dover vincere ad ogni costo a quelli che hanno portato a casa lo scorso anno il diciannovesimo titolo, a quelli che rispettano sempre le regole e non sbagliano mai. Ecco, la spada di damocle teniamola sulla loro testa…
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178