Bisex on the... City - Le contropagelle di Marco Sanfelici

Bisex on the... City - Le contropagelle di Marco SanfeliciTUTTOmercatoWEB.com
Manchester City
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 07:59Altre notizie
di Luca Cimini

JUVENTUS – MANCHESTER CITY    2   a   0

DI GREGORIO  7  In 92 minuti di attacchi inglesi interviene 2 volte: nega il pallonetto a Haaland e toglie dalla porta un tiro di Gundogan con la mano di richiamo. Due reti salvate, scusate se è poco.

SAVONA  6,5  E’ ormai un “veterano”. Se non come tempo, certo come testa. Costringe Pep a spostare Doku sull’altra fascia, dato che da questa parte non vede biglia. Quando parte a campo aperto è un gran bel vedere.

KALULU  6  Stringe i denti, ma non sta attraversando un periodo spensierato. Comunque concede troppo spesso un tempo di gioco per lentezza semovente, ma non arretra e contribuisce all’ennesimo 0 goal subiti.

GATTI  7  Riduce Haaland a “fantasma biondo” e gli concede solo uno scatto rintuzzato dal DiGre. Parte lancia in resta palla al piede un paio di volte e si fa rispettare a tu per tu con Bernardo Silva. Certe volte i faccia a faccia truci con gli avversari valgono come una rete.

DANILO  7  Capitano con la “C” maiuscola. Cotto, bollito, ex giocatore per tanti tifosi della mutua. Va a sinistra e non perde un duello. Viene via dal basso con autorità e dal suo piede parte l’azione che porta al raddoppio. Sonora rivincita e … muti.

THURAM  5,5  A guardarlo da vicino fa impressione e ci si attende un decespugliamento dell’erba a raso terra. Poi, in pratica, corre frenato, fatica a smarcarsi e qualche appoggio è rachitico. Della serie: non si toglie le infradito dai piedi.  (McKENNIE  6,5  Capolavoro di sostituzione. Entra l’americanino che sa come entrare in area a fari spenti, attaccando lo spazio sorgendo dal nulla. Detto, fatto. E fa 2 a 0)

LOCATELLI  7  Viene da una famiglia juventina e l’origine non mente. Gioca sempre con una generosità che rasenta la figura del missionario. Non concede linee di gioco, non si trattiene nei tackles, non ce n’è per nessuno.

CONCEICAO  6  Quando dopo pochi minuti si accascia a terra, chi scrive si gioca tutti i bonus per il purgatorio. La litania di moccoli assortiti si snocciola lungo 5 minuti di “fuoco”. Fortunatamente Cico si rialza e riprende a correre, ma… lassù hanno tremato. Forse limitato dalla caviglia, non disputa una gara da ricordare, ma si sacrifica per la causa e va elogiato. (WEAH  6,5 Trasforma il lancio in profondità di Danilo nell’occasione per fare male ai Citizens. Prima cerca Dusan e sul rimpallo serve un “Rocher” a McKennie e voilà. Ma che bella “americanata”!)

KOOPMEINERS  6  Qualcuno mi spiegherà perché Giuntoli si è distratto mentre a Bergamo scambiavano il “pacco”, come negli androni dei Quartieri Spagnoli a Napoli. Dico che quello che è arrivato sta lavorando per assomigliare sempre più all’originale. Che chissà dove sia!

YILDIZ  6,5  Migliore del primo tempo, con un tiro a fare la barba al palo lontano e una penetrazione in area da cineteca, finita contro 2 difendenti molto preoccupati. Evapora in una nuvola di borotalco nel secondo tempo, ma Motta non se ne priva se non a 5 minuti dalla fine. Della serie, non si può mai sapere… (MBANGULA  S.V.  Giusto premio nella partecipazione a gustare la vittoria)

VLAHOVIC   7,5   Il voto non è per la rete, per altro agevolata dall’intervento goffo di Ederson. Il voto è meritato per la profondità che assicura alla squadra, per le mille rincorse e i duemila contrasti a tenere la palla con grande tecnica, per la presenza sempre al servizio dei compagni. Perché una prima punta deve fare esattamente queste cose, insieme ai gol. Ma principalmente le cose che Dusan fa contro Guandiola. E se poi segna, è l’apoteosi.  (DOUGLAS LUIZ  S.V.  Toh, chi si rivede)

THIAGO MOTTA  7,5  Nella partita più delicata e difficile della sua presenza sulla panchina bianconera, Thiago si spoglia dei panni da integralista e scopre come difendere a 5, cioè a 3 con i laterali abbassati. Dimostra in altri termini che anche le lezioni dei luminari del 3 – 5 – 2 vanno seguite con attenzione e se si ha di fronte una squadra con valori tecnici superiori, anche l’umiltà è una componenete importante. Accetta i duelli uno contro uno fino alla trequarti nostrana, dopo di ché la Juve si schiera come una Maginot insuperabile e 85 minuti di possesso palla del City si traducono in un paio di occasioni nemmeno tanto micidiali. D’altra parte, se la forza della propria creatura sta nell’organizzazione difensiva, non approfittarne sarebbe una follia. Attezione: già mi sono giunte eco di tifosucoli da dopolavoro ferroviario che parlano di inglesi sul viale del tramonto e a fine ciclo: perché come sappiamo denigrare le nostre vittorie noi juventini, non ce n’è altri al mondo. Roba gia vista, roba già patita. La partita raddrizza la situazione della qualificazione, dato che a 11 punti il superamento del turno è cosa statisticamente fatta. Ci resta il Bruges e il Benfica. Si potrebbe arrivare a 17 e sarebbe qualificazione diretta. Una gara per volta.

Marco Edoardo Sanfelici