Bentornata Juve, euroMotta ora traccia la strada per l'Italia
Servivano comunque gambe, testa, cuore, fantasia e cinismo per battere il convalescente Manchester City di Guardiola: missione compiuta per la Juve di Motta che si spera trovi lo slancio per il campionato. La Vecchia Signora tira fuori le antiche abitudini delal casa contro un avversario dominante sotto il profilo del gioco (si sapeva), ma in questo sport alla fine conta segnare un gol più dell'avversario. I bianconeri lo fanno, senza peraltro subirne. Tradotto, la gara perfetta. I meriti sono di tutta la squadra, come sottolinea giustamente Motta. Bravo di Di Gregorio quando viene sollecitato (miracoloso su Haaland), qualc he imprecisione dell'avversario, ma in generale una difesa ottima, in cui si è rivede un Gatti sontuoso, il solito Kalulu e soprattutto il vero Danilo. Capitano e leader. Bravo in difesa e ispiratore del raddoppio Made in Usa. Cambierà qualcosa per il suo futuro? Vedremo.
Ma ogni reparto arretrato che si rispetti necessita del supporto del centrocampo e qui sale in cattedra Locatelli. L'ex Sassuolo ancora una volta è mattatore della serata, ormai una certezza nel fare filtro e non solo. In avanti bentornato al gol Vlahovic che vince la sfida (per molti improponibile) con il gigante Haaland. Dusan ringrazia Yildiz per il cross. A proposito, il giovane turco incanta per gesti tecnici e qualche guizzo: è arrivato il momento di schierarlo più vicino alla porta e sgravarlo un pò da compiti difensivi. Nella serata di gloria, stona Koopmeiners, almeno per quello che può e deve dare. Il ragazzo si farà. A due giornate dalla fine, la Juve ora vede in modo più nitido il colore degli ottavi di Champions per via diretta. Basterebbe, si fa per dire, battere Club Brugge e Benfica. Coppa a parte, queste serate iniettano dosi massicce di consapevolezza, necessaria per guarire dalla pareggite italiana. A partire dalla sfida contro il Venezia. Magari con un altro tema tattico, perché contro certe squadre bisogna dominare e vincere. Così recita il Vangelo mottiano.
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