Verso Juve-Verona, Thiago Motta in conferenza: "Sento la fiducia di calciatori e società. Rientra Kalulu, out Conceicao"
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Alle 13:30 il tecnico della Juventus Thiago Motta ha incontrato i giornalisti per la conferenza stampa di presentazione del monday night contro il Verona. Queste le sue dichiarazioni:
"Come sono stati i giorni dopo l'Empoli? Non facili. Perdere una partita come abbiamo perso non è facile da superare, ma è nostro dovere pensare alla prossima partita, allenarci e affrontare la prossima avversaria al massimo. La partita con il Verona sarà complicata, ma allo stesso tempo abbiamo energia e voglia di trasformare questa nostra arrabbiatura e dimostrare di essere superiori in campo e ottenere i tre punti.
Se pensiamo a qualcosa più del quarto posto? Dando sempre per scontato che siamo sempre scesi in campo per fare una grande prestazione e ottenere la vittoria, in questo momento ancora di più. Mancano 12 giornate, compresa quella di domani di campionato, dove in ogni partita scenderemo in campo pensando di fare il nostro massimo come sempre e ottenere il risultato migliore possibile. La nostra ambizione è sommare tre punti alla volta, per arrivare a conquistare vittorie di cui abbiamo bisogno per raggiungere il nostro obiettivo con impegno, sacrificio e ambizione. Partendo da domani, che è la partita che abbiamo di fronte a noi. Dovremo fare una grande partita, sia tecnica sia fisica, per portarla dove vogliamo e portare il risultato dalla nostra parte.
Se i giocatori hanno provato vergogna dopo Empoli? C’è una grandissima delusione da parte di tutti. Ero arrabbiato dopo questa partita perché voglio bene ai miei giocatori, li conosco molto bene. Sanno che abbiamo sbagliato una cosa che non si può sbagliare. Abbiamo fatto 39 partite e con l’Empoli abbiamo sbagliato su una cosa che non si può sbagliare. Li vedo tutti i giorni in allenamento, so la responsabilità che si prendono, ma nell’ultima non lo abbiamo fatto. L’atteggiamento nel primo tempo non è stato buono, ci siamo messi in grande difficoltà. Abbiamo parlato, ci siamo confrontati in un modo positivo, in modo che fosse un'analisi costruttiva. Ora dobbiamo affrontare 12 partite al massimo per non ripetere quanto successo in Coppa Italia con l’Empoli.
Se sento la fiducia di giocatori e società? Sì.
Su quali tasti bisogna battere? Concentrarsi sulla prossima partita di domani. Sarà una partita complicata e abbiamo fatto una buona preparazione. Venire da questa sconfitta fa provare amarezza, rabbia e delusione. Va trasformata sempre in un qualcosa di importante per affrontare la prossima partita che domani sarà l’Hellas Verona. Dovremo scendere in campo come sempre, tranne come fatto con l’Empoli. Siamo scesi in campo sempre con massimo impegno, grande responsabilità, prendendo le decisioni migliori per la squadra. Questa è la miglior reazione per domani.
Se nel nostro confronto è emerso qualcosa da correggere? Il rapporto tra me e la squadra è ottimo, lo sempre è stato e sempre lo sarà. C’è uno staff, c’è responsabilità, c’è comunicazione. Il mio ruolo come allenatore è quello di prendere delle decisioni, e ci metto tantissimo tempo per prenderle. Non voglio sbagliare con nessuno di loro, le cose che dico all’esterno è perché le dico all’interno. Se io avessi dei figli, vorrei che avessero un allenatore come me, onesto e diretto, che ci mette tantissimo a dire le cose, quando dirle e quando farle. Ci tengo tantissimo ai miei ragazzi, voglio bene a loro e gli vorrò sempre bene. Poi è normale che ci siano decisioni da prendere, su chi gioca e chi non gioca. Ma sempre con rispetto. Il nostro rapporto è fantastico, chi dice altro sono bugie, il rapporto è fantastico.
Koopmeiners? Ha fatto delle partite di grandissimo livello. Io come allenatore sono molto contento di averlo con noi, è un giocatore di alto livello. Quando la squadra ha funzionato lui ha fatto delle ottime prestazioni, poi si vedono altre cose, come può essere un gol o un assist, che fanno alzare ancora di più il giudizio su un giocatore. Per me, sul contesto che voglio vedere in campo, in tante partite ha fatto bene. Veniamo da una sconfitta in Coppa Italia, lui come tutta la squadra non ha fatto bene. Non ho nessun dubbio, sono tranquillo su questo giocatore perché è di altissimo livello e lo ha dimostrato. Ci sta dando tanto e ce lo darà tantissimo in futuro. Può migliorare, non è al suo massimo livello oggi, lo sa lui e lo sappiamo tutti, ma può ritrovare il suo livello per metterlo al servizio della squadra.
Se ci sono dei leader nel gruppo? Il nostro capitano oggi è Locatelli. Ci sono tanti leader. Stringere il gruppo non riguarda solo i giocatori, ma abbiamo tantissime persone qua dentro, il nostro rapporto è stato sempre ottimo. Staff medico, tecnico, i giocatori, il nostro cuoco, i nostri magazzinieri, siamo sempre stati tutti uniti e quando i risultati non arrivano ci sono critiche giuste. C’è grande delusione per questa sconfitta, di sicuro potevamo fare molto meglio. In passato la mia reazione è stata diversa, io riascolto tutto quello che dico. Tante partite abbiamo fatto meglio dell’avversario e abbiamo vinto, altre ho fatto i complimenti all’avversario riconoscendo la sua superiorità e prendendo delle cose per essere una squadra migliore. Siamo uniti per affrontare questo finale di stagione. Il nostro capitano è Manuel, ma in squadra ci sono altri leader che si prendono responsabilità, per primo io come allenatore, che mi sono sempre messo davanti al gruppo. La decisioni sono mie e me ne assumo la responsabilità.
Cosa vuol dire indossare la maglia della Juve? Dare il massimo sempre, dare sempre tutto quello che serve. Per questo mi sono arrabbiato dopo la partita con l'Empoli, perché ho sempre visto i miei giocatori dare tutto, sia in allenamento sia in partita. In quella partita lì non avevo visto questa cosa. Lo avevo già detto nello spogliatoio e l’ho detto a voi dopo la partita. So come si impegnano e so come alzano il livello sempre per rappresentare questa maglia storica. In tanti momenti abbiamo fatto bene, in altri non abbiamo fatto meglio dell’avversario. Ma non c’è stata mai mancanza di atteggiamento, lo abbiamo sempre avuto sia in partita sia in allenamento. Questo serve da lezione per non ripetere mai più quanto fatto con l'Empoli.
La contestazione annunciata dai tifosi? Siamo pronti di sicuro. L’Hellas Verona è una buona squadra, arriva da una bella vittoria con la Fiorentina. I tifosi hanno sempre la libertà di esprimersi e noi il dovere di essere concentrati sul nostro lavoro e su quanto dobbiamo fare. La delusione che provano i tifosi la proviamo anche noi, la stessa rabbia. Questo domani va trasformato in qualcosa di positivo, per non ripetere quanto successo in Coppa Italia. Mi aspetto una partita complicata, lo sono tutte in campionato. Se ci sarà questo ambiente, noi dovremo essere ancora più arrabbiati.
Thuram? Quando faccio una scelta, è quella del momento. Ci metto tantissimo tempo per prendere le decisioni, non sono un incompetente. Sono da più di 20 anni nel mondo del calcio e sono molto competente. Per ottenere la migliore squadra in ogni momento, le scelte vanno fatte. Quando Thuram ha giocato, sono stato contento perché ha fatto prestazioni ottime. Era arrabbiato quando non giocava, ma ha sempre rispettato la scelta dell’allenatore e i compagni che erano in campo. Sono contento di quello che ha portato alla squadra fino ad oggi, ha un margine di miglioramento fisico, mentale, tecnico.
Gli indisponibili? Rientra Pierre Kalulu e sono contento, dentro e fuori dal campo ci ha dato tantissimo. Non ci saranno Cabal, Bremer, Milik, Conceicao, Douglas Luiz, Renato Veiga e Savona. Sono 7 assenze, ma chi ci sarà domani sarà pronto per la prossima battaglia, con forza fisica, tecnica e mentale".
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