SuperLega, l’Avv. Capello: “Molto curioso di conoscere il verdetto del Tribunale Ue”

SuperLega, l’Avv. Capello: “Molto curioso di conoscere il verdetto del Tribunale Ue”TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 26 novembre 2022, 10:00SuperLega
di Franco Leonetti

L’Avvocato Pier Filippo Capello, uno dei maggiori esperti di diritto dello sport, si è soffermato sulla vicenda SuperLega e su quelle che potrebbero essere le risultanze della sentenza che il Tribunale di Giustizia Ue si appresta ad emettere, ad inizio del 2023. Ecco il fedele resoconto del Capello pensiero.

Qual è la tua opinione sulla SuperLega?

“Il mio pensiero su questo nuovo progetto devo dividerlo in due punti, quello da tifoso appassionato e quello da professionista, avvocato, ed esperto di diritto dello sport. Da tifoso, aver la possibilità di vedere, due volte al mese, tante sfide affascinanti tra le migliori squadre continentali sarebbe bellissimo e personalmente le osserverei con grande passione in tv, da professionista dico che questa situazione mette in discussione alcuni fondamenti del sistema sportivo, ovvero l’accessibilità alle competizioni da parte di tutti. Ritengo che il tema portante di cui discuterà la Corte di Giustizia Ue, riguarderà sicuramente un fattore: un’organizzazione di diritto privato come la Uefa ha il diritto di vietare ad altri la partecipazione ad altre competizioni? In un’industria normale la risposta sarebbe scontata, economia a mercato libero e libera concorrenza, ma l’Europa più volte ha citato la materia sportiva come eccezione: se fosse una normale “industry” la sentenza sarebbe scontata, ma con la “sport exception” non è così automatica. Libera circolazione di persone, lavoratori, merci, capitali sono i quattro cardini dell’Europa unita. Per il calcio, però, ci sono eccezioni, infatti i lavoratori dell’industria calcistica possono muoversi e trasferirsi solo nelle finestre di mercato preordinate, lo sport è peculiare e può comprimere o allargare, le maglie del diritto ordinario. Non è così scontato dire che l’Europa prenderà una decisione negativa nei confronti della SuperLega ma a riguardo della posizione Uefa dico che dove non c’è monopolio c’è più caos, faccio l’esempio della boxe che ha tante sigle e tante competizioni con un campione che unisce le varie corone. Ovvero dove non c’è monopolio, lo sport non funziona così perfettamente senza incagli”

Se ti chiedessero di assumere la difesa nel processo europeo di una delle due parti, quale sarebbe la tua risposta?

“Ovviamente accetterei e avrei delle ottime possibilità di vincere difendendo sia una che l’altra parte (SuperLega e Uefa), da professionista ho una visione laica della professione, perché entrambi i contendenti, a seconda della prospettiva d’osservazione, non hanno tutti i torti”

La sentenza che arriverà sarà dirimente, definitiva?

“Si lo sarà certamente. Però dipenderà su quali aspetti si andrà ad insistere nell’interpretazione che si darà alla sentenza stessa. Se sarà interpretazione letterale delle regole, citando articoli dello statuto Uefa o Fifa, e dichiarandoli nulli, non sarà troppo impattante, viceversa se la sentenza prenderà in esame aspetti sostanziali del sistema dello sport, gli effetti potrebbero risultare innovativi in un senso o nell’altro. E potrebbero aprire a privati che intendono organizzarsi manifestazioni proprie. L’Uefa, a oggi, non ha mai dichiarato alla parte avversa: “tu non lo puoi fare”, ma se passerà l’idea concettuale della SuperLega, la Uefa considererebbe la parte avversa un competitor sul mercato e quindi avrebbe diritto ad impugnare una posizione estrema e ferma, ovvero: chi partecipa alla SuperLega non potrà più giocare le competizioni Uefa, un po’ come succede in ogni sistema lavorativo connotato da esclusività. E verrebbe meno l’apertura a tutti i club nelle competizioni calcistiche. Personalmente non vedo l’ora di conoscere il pronunciamento della Corte Ue. Comunque vada tutta questa vicenda rappresenta il chiaro segnale di un cambiamento radicale nello sport, chiunque delle due fazioni trionferà con questa sentenza”

Un tuo auspicio a riguardo?

“Auspico una decisione che non metta in discussione e non renda necessario ricostruire da zero il sistema, che si faccia giustizia senza una decisione tranchant o destabilizzante”.