SuperLega: Avv. De Rensis: “Parere autorevole ma non vincolante” Avv. Capello:”Il Vulnus SuperLega”
Dopo tante accuse, rinfacci, promesse e speranze, quella di oggi si è rivelata una giornata importante sulla querelle Uefa-SuperLega. Questa mattina, poco prima delle 11, è arrivato il parere dell’avvocato generale della Ue Anastasios Rantos, che presso la Corte di giustizia dell'Unione Europea ha dichiarato: "Le regole Fifa-Uefa in base alle quali qualsiasi nuova competizione è soggetta ad approvazione preventiva sono compatibili con il diritto della concorrenza dell’Ue”. In pratica, ciò significa che Uefa e Fifa possono escludere dalle loro competizioni i club e i calciatori che partecipano a tornei organizzati senza la loro autorizzazione. E quindi la Uefa non ha abusato della sua posizione dominante quando ha minacciato sanzioni i club promotori della SuperLega: Juventus, Real Madrid e Barcellona. Si tratta, chiaramente, di un indirizzo al progetto SuperLega, portato avanti dalle tre società fondatrici.
Questo pronunciamento è stato salutato con giubilo in Uefa e dalla Eca che ha tenuto a precisare:” Il parere emesso oggi dall'avvocato generale della Corte di giustizia Rantos propone un netto rifiuto degli sforzi di pochi per minare le fondamenta e il patrimonio storico del calcio europeo per molti. In qualità di organismo che rappresenta quasi 250 dei migliori club di calcio europei, l'Eca è esplicita nella sua forte opposizione nei confronti di quei pochi egoisti che cercano di sconvolgere il calcio europeo per club e minare i valori che lo sostengono. Il parere pubblicato oggi dall'avvocato generale Rantos rafforza l'opposizione di lunga data dell'Eca alla SuperLeague europea e a qualsiasi progetto separatista”. Proseguendo poi:” L'Eca ora attende la sentenza definitiva della Corte e nel frattempo continuerà a perseguire i migliori interessi di tutti i nostri membri, i club che rendono il calcio europeo per club il migliore del mondo".
E’ giunta in seguito la risposta di Bernd Reichart, Ceo di A22 Sports Management, che così ha commentato il parere dell'avvocato generale.
“Il parere dell’avvocato generale è un passo in un caso in corso e siamo lieti del riconoscimento del diritto di terzi di organizzare competizioni paneuropee per club. L’avvocato generale ha chiarito che la Uefa detiene una posizione monopolistica che comporta importanti responsabilità per consentire a terzi di agire liberamente sul mercato. Tuttavia, riteniamo che i 15 giudici della Grande Camera a cui è affidata la responsabilità di esaminare questo caso andranno sostanzialmente oltre e offriranno ai club l’opportunità di gestire il proprio destino in Europa. Questo dialogo con le parti interessate è necessario per prepararsi a tutti i potenziali risultati nel processo legale in corso. A seguito della sentenza definitiva della Corte di Giustizia Ue, le società calcistiche devono essere pronte a riprendere in mano i propri interessi e sostenere una struttura di governance e concorrenza pienamente conforme al diritto e ai principi dell’Ue”.
Abbiamo raccolto anche i pareri degli Avvocati Antonio De Rensis e Pier Filippo Capello due dei professionisti più esperti di diritto sportivo nel panorama calcistico italiano ed europeo. L’Avv De Rensis si è espresso così:” Ciò che è stato dichiarato è condivisibile. Un parere autorevole, autorevolissimo, quello di Anastasios Rantos ma non vincolante per il verdetto finale che vedrà la Corte di Giustizia Europea pronunciarsi ad inizio del prossimo e imminente 2023. Quando si tratta di giudizi io sono sempre molto prudente. Serve ridisegnare un calcio più sostenibile per tutti, non penso a una Fifa e una Uefa che non possano riscrivere alcune regole e norme, i centri di potere tendono a chiudersi nella propria roccaforte, i cambiamenti portano timori e piacciono sempre poco”.
L’Avv. Capello sottolinea alcuni dettagli importanti:” Parere di un soggetto terzo quello pronunciato da Anastasios Rantos con una posizione certamente chiara ma non vincolante ai fini del verdetto finale, anche se, ritengo, che abbia individuato il vulnus della SuperLega. Nessuno dice che un soggetto o più soggetti non sono liberi di farsi una propria struttura o torneo, ma quando edifichi una struttura tua diventi un competitor rispetto allo status quo attuale. Quindi puoi giocare la tua competizione ma non quelle Uefa e Fifa. Posizione assolutamente congrua quella di stamane, ora non resta che attendere il verdetto finale del Tribunale di Giustizia Europea, ma da oggi c’è un indirizzo chiaro”
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