Arriva la Nuova Champions ma è strutturata come la SuperLega

 Arriva la Nuova Champions ma è strutturata come la SuperLegaTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Uefa/Image Sport
domenica 15 maggio 2022, 11:00SuperLega
di Franco Leonetti

Arriva la nuova Champions ma a guardarla bene pare una copia del progetto primordiale della SuperLega. Il Comitato Esecutivo dell’Uefa ha dato via libera alla nuova Champions League che partirà dalla stagione 2024/25 e porterà una serie di novità. Il numero totale di squadre salirà da 32 a 36,  e il cambiamento più importante riguarderà la trasformazione dalla tradizionale fase a gironi a una fase unica di campionato, che includerà tutte le squadre partecipanti. Proprio come la SuperLega aveva preventivato nel mutare i disegni tradizionali, con la Uefa pronta a rintuzzare l’attacco frontale con questo nuovo progetto, annunciato pochi giorni dopo il varo del programma e l’atto fondativo dei “club ribelli”, aderenti alla SuperLega. Un progetto nato vecchio, verrebbe da aggiungere.

A ogni club verrà garantito un minimo di 8 partite della fase di campionato contro 8 diverse avversarie, quattro partite in casa, quattro in trasferta, anziché i precedenti 6 match contro tre compagini, giocate in casa e fuori. In pratica la Champions si trasformerà in una sorta di campionato eliminando i gironi, lasciando la fase ad eliminazione diretta dagli ottavi in poi come già accade, e anche questa idea richiama il progetto promosso da Juventus, Real Madrid e Barcellona. Le prime otto squadre del cosiddetto “campionato” si qualificheranno automaticamente per la fase a eliminazione diretta, mentre le squadre che finiranno dal nono al ventiquattresimo posto si sfideranno in uno spareggio per assicurarsi il percorso verso gli ottavi di finale della competizione.

Ma come verranno scelti i quattro club che si aggiungeranno ai canonici 32 che oggi animano la massima kermesse calcistica europea? Questi i canoni per l’assegnazione:

Un posto andrà al club al terzo posto nel campionato della federazione al quinto posto nella classifica delle federazioni nazionali Uefa.

Un posto sarà assegnato a un campione nazionale estendendo da quattro a cinque il numero di squadre che si qualificheranno attraverso il cosiddetto “Percorso dei Campioni”.

Gli ultimi due posti andranno alle federazioni con la migliore prestazione collettiva delle rispettive società nella stagione precedente (numero totale di punti ottenuti diviso per il numero di squadre partecipanti). Queste due federazioni guadagneranno un posto per il club meglio classificato nel campionato nazionale dietro le posizioni della Champions League.

Per sintetizzare, secondo le nuove normative, le due federazioni che aggiungerebbero un club alla Champions League, in base alle prestazioni collettive dei loro club, sarebbero Inghilterra e Olanda. Certo, mancano ancora due anni all’attuazione, ma vista la forza calcistica/economica dei club inglesi sarà molto probabile che un posto siano proprio loro ad accaparrarselo. E meno male che la Uefa continua a sventolare il vessillo del calcio del popolo che deve sostenere un carattere inclusivo e non d'elite. Insomma cambierà poco o nulla secondo il "nuovo"concetto. Questo il disegno della nuova Champions, un progetto che rispetto alla SuperLega non presenta alcunchè di rivoluzionario, in attesa di conoscere i dettagli inerenti gli aspetti economici derivanti e i progetti accessori, che poi accessori non sono, del calcio femminile, dei fondi di solidarietà e la nota carta dei tifosi, elemento forgiato in esclusiva, ampiamente previsto dalla SuperLega.