Al Khelaifi patron del Psg si pavoneggia: " La Superlega è morta”

Al Khelaifi patron del Psg si pavoneggia: " La Superlega è morta”TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Titone
domenica 26 giugno 2022, 11:00SuperLega
di Franco Leonetti

Dopo i tanti sproloqui e lo sprezzante odio verso la SuperLega da parte di Ceferin, arrivano le parole del numero uno del Psg. Se non si sapesse, Ceferin e Al Khelaifi ormai rappresentano un asse unico, con forze unite contro il “male” del nuovo progetto calcistico, lanciato nell’aprile 2021. Frasi che cercano il consenso, ostentano sicumera, parteggiano per il mantenimento dello status quo, ma tutte le componenti che si fronteggiano, Uefa da una parte, con relativi adepti, e SuperLega dall’altra, sanno perfettamente che il pronunciamento della Corte di Giustizia Ue, il prossimo 11 e 12 luglio, sarà dirimente e non consentirà appelli. Al Khelaifi patron del Psg si è espresso qualche giorno fa ed è stato, come prevedibile, sdegnoso e convinto di essere un cardine della giusta fazione. La domanda postagli era chiara:

Secondo Juventus, Real Madrid e Barcellona la Superlega è ancora viva. Secondo lei? Al Khelaifi  ha risposto in maniera scontata e stereotipata: "Per me è già morta. Ed è strano perché il Real Madrid ha vinto meritatamente una Champions League, festeggiandola per giorni interi, ma poi non gli piace giocarla. Se non sei felice, non parteciparci! È la migliore competizione del mondo e non capisco perché i tifosi spagnoli siano contrari".

Nel complesso, spiccano anche i toni polemici nei confronti del Real Madrid per la nota vicenda Mbappè, fuoriclasse che il Psg ha trattenuto con stipendi folli, poi la solita nenia trita e ritrita di scuola Uefa sulla Champions: il piacere di giocare la miglior competizione del mondo e il richiamo ai tre club che, se fossero coerenti, non dovrebbero partecipare. Insomma, la sagra dell’ovvio e dello scontato e una lezione retorica non richiesta, che pesca sempre nella stessa vaschetta, ecco la ricetta della difesa da parte di Ceferin e compagnia sciamante ai piedi della Uefa. Il giorno si avvicina e sarà fondamentale per la querelle infinita SuperLega-Uefa, l'11 e il 12 luglio sono dietro l’angolo e spetterà alla Corte europea di Giustizia, finalmente, emettere un pronunciamento inappellabile. A larghe falcate, il giorno del giudizio si avvicina, per qualcuno meglio sparare tutte le cartucce dialettiche ora. Perché dopo, potrebbe calare un silenzio tombale con tanto di fine dei giochi.