Rivoluzione Juve: Giuntoli tracce di Moggi, Motta come Lippi?

Rivoluzione Juve: Giuntoli tracce di Moggi, Motta come Lippi?   TUTTOmercatoWEB.com
venerdì 5 luglio 2024, 10:30Primo piano
di Quintiliano Giampietro
La Juve continua sulla strada del cambiamento: Giuntoli sul mercato e Thiago Motta in panchina per certi versi sono accostabili a Moggi e Lippi

Giuntoli sotto certi aspetti ricorda Moggi, sta costruendo una Juve in grado di competere per lo scudetto, aspettando Thiago Motta che potrebbe essere il nuovo Lippi. Sul fronte del mercato il dt è inarrestabile e soprattutto deciso, come lo era l'ex dg anche se con modalità diverse. Un tempo si lavorava sottotraccia, ora con i social è più difficile tenere nascosto un obiettivo. Comunque sia, finora l'ex ds del Napoli li ha centrati tutti e siamo solo all'inizio. In caso di arrivo di Koopmeiners la mediana sarebbe totalmente rivoluzionata, di livello superiore a quella degli ultimi anni. Il responso tocca sempre al campo, sia chiaro, ma è netta l'impressione di aver ridotto le distanze dall'Inter. Calafiori era una richiesta del neo tecnico, ma dal momento che il Bologna ha alzato le pretese, bye bye e piano B pronto, Kiwior. Sul fronte delle uscite ci sono alcuni elementi certi dell'addio, con cui fare cassa. Poi i due nodi: Chiesa e Rabiot. Anche in questo caso Giuntoli è stato chiaro. A Federico è stato proposto un prolungamento alle condizioni della Juve, così come al francese per il rinnovo. Prendere o lasciare. L'aria è cambiata e ricorda quella dei vecchi tempi, con la Vecchia Signora a dettare la linea.

Cambierà radicalmente anche la guida tecnica: Thiago è molto diverso da Allegri, come del resto lo era Lippi rispetto a Trapattoni. Oggi come allora siamo di fronte ad un'idea di calcio innovativa. Con il ct campione del mondo a Germania 2006, la Juve passò al tridente offensivo, ma proprio gli attaccanti erano i primi difensori in fase di non possesso, in un contesto in cui dominava il concetto di squadra, ma allo stesso tempo senza soffocare le qualità dei singoli. Così come, rispetto al pragmatismo e al “prima non prenderle” di Max, Motta predilige un atteggiamento più proposito di quello visto nelle ultime tre stagioni, con il pallone al centro del “villaggio” e massima duttilità dei giocatori. L'allenatore italo-brasiliano però è anche capace di gestire nei momenti in cui la gara lo richiede. Insomma in casa bianconera si può parlare di rivoluzione "ragionata": proiettati al futuro, con uno sguardo al passato.