Gambelli a RBN: "Siamo tornati ai tempi del peggior Motta. Champions, ora sono preoccupato"

Gambelli a RBN: "Siamo tornati ai tempi del peggior Motta. Champions, ora sono preoccupato"
Ieri alle 21:13Primo piano
di Daniele Petroselli

"Avevo detto che se vincevamo col Parma e col Monza eravamo in Champions. La prima è andata male, nella seconda ora rischi". A dirlo lo scrittore e piccolo azionista Juve Riccardo Gambelli, ospite di Fuori di Juve, trasmissione di Radio Bianconera. "Soprattutto per le condizioni della squadra, che in 90 minuti non ha fatto un solo tiro pericoloso in porta - ha ammesso -. E questo mi ha lasciato sbigottito. Qualcosa di era visto, soprattutto nell'ultima partita col Lecce, nel primo tempo con la Roma. Siamo tornati ai tempi del peggior Thiago Motta e questo è incredibile. La squadra non era in campo, quindi sono molto preoccupato. La partita col Monza va vinta, loro sono quasi retrocessi, verranno a Torino per mettere il pullman davanti alla porta e questa squadra ha difficoltà a trovare la via della rete. Mancano azioni da gol. Mancano soprattutto giocatori di personalità".

E ha continuato: "Il compito di Tudor era quello di dare una carica psicologica e di far giocare i giocatori nel loro ruolo. La carica sembrava averla data, mentre sui giocatori al loro posto continuo a sostenere che sta demotivando l'unico forte che sa saltare l'uomo, Conceicao. Sarebbe un giocatore da mettere sempre dal 1'. E comincerei a rimettere in panchina Nico Gonzalez, un giocatore inutile. Per me starebbe sempre in panchina. Yildiz purtroppo era reduce da un infortunio e non è partito subito. Ora speriamo di vedere qualche cambio, ma non possiamo pretendere di più, perché Motta ha distrutto psicologicamente questa squadra".

Poi da Gambelli un parere sui giocatori da trattenere a fine stagione: "Io riscatterei Conceicao, ma non credo che sia un'operazione semplice e non so neanche se la Juve voglia riscattarlo. Kolo Muani, nonostante i primi gol fatti, lo terrei come centravanti di riserva. Il problema che c'è davanti è grosso. Ho sempre difeso Vlahovic, adesso no. Domenica sembrava uno di passaggio. Ci sono problemi tra lui e la società, è evidente. Il problema del centravanti del prossimo anno è grosso. E Kolo Muani non è l'attaccante del futuro della Juventus".

Ma ha anche ammesso: "Senso di precarietà? Certamente è condizionante. Ci sono giocatori che non sanno se rimarranno, e poi vengono anche utilizzati saltuariamente, vedi Conceicao. Ci sono giocatori demotivati. E' una situazione molto difficile, sarà un calciomercato difficilissimo in estate. E sono preoccupato per la scelta del centravanti. Non vedo un futuro roseo per questo ruolo. Si parla di Osimhen, ma siamo sicuri che arriverà? E' un altro punto interrogativo, ha fatto bene ma quest'anno è stato fuori".

Infine un commento sulla permanenza di Cristiano Giuntoli: "Ha un contratto di altri tre anni, penso che resterà ma non è così scontato. Se non entriamo in Champions, vedo a rischio seriamente tutti, perché ci potrebbe essere un uragano di quelli non indifferenti. Chiellini di sicuro avrà un ruolo importante nella parte sportiva".

Poi un ricordo di Andrea Fortunato, a 30 anni dalla scomparsa: "Ero a Torino ad assistere al '94 a una partita in cui fu contestato, era con l'Inter. Io ebbi la fortuna di stringergli la mano a fine partita, aveva le lacrime agli occhi perché era già malato e i tifosi non lo sapevano. Tifosi che poi gli dedicarono poco dopo un 'Perdonaci Andrea'. Quello striscione fu bello ed emozionante. Io collaboro dal 2009 con la Fondazione Fortunato, c'è un libro dedicato a lui uscito proprio quell'anno e ci stiamo battendo per il passaporto ematico, un controllo del sangue su tutti gli atleti, professionisti e non. Perché prevenire è vita".