Dieci formazioni diverse su undici: i numeri e la ricerca della perfezione di Motta

Dieci formazioni diverse su undici: i numeri e la ricerca della perfezione di MottaTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 12:15Primo piano
di Giulia Borletto

Per Thiago Motta la sua squadra è fatta solo di titolari, non ci sono giocatori che formano una squadra A e una squadra B: sono tutti sullo stesso piano. In casa Juventus si sapeva che questo sarebbe stato il suo credo, il suo modus operandi, è stato cosi nelle sue precedenti avventure e sarebbe stato cosi anche a Torino. Dall'inizio del campionato l'ex allenatore del Bologna ha cambiato 10 formazioni su 11 partite, in una continua ricerca della perfezione che fatica ad arrivare per colpa dei troppi stop proprio delle pedine da lui ritenute fondamentali. Thiago Motta sta sperimentando, lo sta continuando a fare, nella speranza che la scelta, vista come azzardata, risulti quella giusta (se questa comprende un giovane ancora meglio).

Le partite in cui si è visto il numero più alto di cambi sono state quella con l'Empoli e quella recente con lo Stoccarda. Nella prima sono stati inseriti rispetto a quella precedente Perin, Kalulu, Douglas Luiz, Nico Gonzalez e Koopmeiners, nell'ultima di Champions spazio sempre il portiere numero 1, Danilo, Mckennie, Fagioli e Conceicao. Dicevamo comunque di come questi cambiamenti siano giustificati dai tanti, troppi stop: 36 in 11 partite, con Milik in cima alla classifica degli indisponibili. L'unico presente sempre: Dusan Vlahovic, ma come potrebbe essere diversamente?