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Ravezzani a RBN: “Motta-Allegri guerra per bande. No al massacro di Yildiz. Juve presa di mira dai media”

Ravezzani a RBN: “Motta-Allegri guerra per bande. No al massacro di Yildiz. Juve presa di mira dai media” TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 10:30Primo piano
di Quintiliano Giampietro

Tra due giorni Juve impegnata in casa dell'Inter. Serve il riscatto dopo la brutta sconfitta contro lo Stoccarda in Champions League. Resta l'emergenza: salvo indossare una protezione, out Koopmeineres, come Nico Gonzalez e Douglas Luiz. Il brasiliano resta nel mirino della critica per non aver ancora dato segnali importanti e sotto questo aspetto torna d'attualità il mercato di Giuntoli. La brutta serata europea ha riportato alla luce l'accostamento tra Motta e Allegri. Yildiz è un altro nome in primo piano rispetto alle sue prestazioni poco convincenti e al peso della maglia numero 10. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Fabio Ravezzani, Direttore di Telelombardia che ha parlato anche dell'inchiesta della Procura di Milano sulle infiltrazioni della malavita nelle due Curve di Inter e Milan. 

In chiave Derby d'Italia serpeggia pessimismo tra i tifosi bianconeri, anche alla luce dei risultati opposti delle due squadre in Champions League. La pensa così Ravezzani: “Oggettivamente credo che l'Inter sia più forte della Juve, ma questo lo sanno anche i tifosi bianconeri. Certamente sognare è doveroso, ma non penso che l'obiettivo di quest'anno della squadra di Motta sia vincere lo scudetto. In questa stagione, come dico dall'inizio, ci sono due favorite, cioè Napoli e Inter, fino a questo momento ho ragione. I partenopei sono una gran bella la squadra, forse l'abbiamo sottovaluta, ma quando giochi davanti con fenomeni come Kvaratskhelia e Lukaku è meglio rispetto ad avere Yildiz e Vlahovic, i primi formano una coppia più performante. I campani poi non fanno la Champions, quindi hanno un vantaggio. Se la Juve dovesse perdere con l'Inter, secondo me non ci sarebbe niente di male perché il suo obiettivo è di arrivare terza/quarta in campionato e fare un'onorevole Champions League, andando agli spareggi e credo lo possa fare, infine fare bene anche in Coppa Italia. Quindi nessun dramma in caso di ko a San Siro, sarebbe molto più grave se perdessero i padroni di casa”. Su Motta: “Una parte di lui mi piace molto ed è il carisma, lo vedi quando parla con i giornalisti anche se qualche volta diventa arrogante. Ha le idee molto chiare, infonde certezze, cosa che deve fare fondamentalmente un allenatore. Poi c'è la parte invece in cui lui secondo me vuole fare un po' il fenomeno, stupire. I grandi allenatori sono diventati tali gradualmente”.

Nel podcast l'intervento integrale.