Un derby a senso unico condanna Cairo oramai da un trentennio

Un derby a senso unico condanna Cairo oramai da un trentennio TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 11 novembre 2024, 08:59Editoriale
di Antonio Paolino
Anche l'ultimo derby della Mole conferma la superiorità del trentennio bianconero

Cairo dovrà farsene una ragione e convincersi che il derby non è cosa per lui. Sotto la sua gestione il Torino FC ha goduto di una sola vittoria a cui si sono aggiunte magrissime soddisfazioni per altri sei pareggi. In totale 9 punti ottenuti sui 93 a disposizione nelle trentuno sfide finora disputate. Senza parlare degli appena 15 gol realizzati, uno ogni due partite, a fronte dei 56 subiti. Un disastro sportivo senza precedenti, perché prima dell'avvento di Cairo la stracittadina presentava ben altre insidie, rischi ed emozioni. Una fiaba bianconera diventata, sull'altra sponda del Po, un incubo. A proposito, oltre il danno anche la beffa per i tifosi granata: un recente sondaggio ha infatti attestato che a Torino e in provincia il tifo pende prevalentemente verso il bianconero, diversamente da quanto si voleva far credere nelle chiacchierate da bar del lunedì. 

Derby 210 – Tutto cambia nel calcio, ma non lo spirito con cui si vive il derby: prima, durante e dopo. Almeno per le generazioni più legate al racconto via radio e a rotazione anche alle mini sintesi delle partite in tv, prevalentemente in bianconero. Ma nulla a che vedere con i colori sociali della Signora del pallone. Il derby viveva delle sue attese e dei sui riti e si scontrava spesso con il risultato del campo, mai scontato e prevedibile. Tutta un'altra cosa rispetto anche all'ultimo, il primo della gestione Motta, dove non c'è stata praticamente mai partita. Un gol per tempo per liquidare una squadra senz'anima e spaesata dalla ricerca di una nuova proprietà.

Record – La squadra di Motta ha vinto senza neppure sudare troppo e lo ha fatto mandando in rete altri due giocatori. In totale, le ultime 15 reti nelle stracittadine hanno fatto registrare altrettanti marcatori. Da evidenziare, inoltre, che nessuno, anche in Europa, blinda la porta meglio della Juventus: 9 “clean sheat” come nella stagione 2014-2015. C'è poi da sottolineare come le reti di Weah e di Yldiz abbiamo un sapore particolare. L'americano ha realizzato la sua quarta rete in 8 partite stabilendo il record personale in una singola stagione. Così come Yldiz diventato il terzo più giovane marcatore nella storia del derby della Mole (19 anni e 189 giorni), dopo Borel e Nicolè.

Ma i numeri non dicono tutto e potrebbero trarre in inganno e illudere. Non è questo il caso perché la Juve – non chiamatela di Motta, ma allenata da Motta – sembra davvero aver intrapreso la strada giusta. Sia chiaro che per “giusta” non si intende la strada dorata senza insidie e salite. Alla squadra manca sicuramente esperienza e maturità nel saper affrontare in sicurezza le varie tappe della stagione. Spesso riesce a mascherare l'assenza di Bremer e a camuffare le carenze dell'unico uomo d'area qual è Vlahovic. Curiosa anticipazione dei nomi più chiacchierati per la prossima campagna cessioni. In attesa di un ritorno di Dragusin a gennaio e di un sondaggio sempre più attento per Osimhen per giugno.