Juventus: che fine ha fatto lo sponsor di maglia?

Juventus: che fine ha fatto lo sponsor di maglia?
Oggi alle 00:01Editoriale
di Mirko Nicolino
Novembre è il 5° mese senza sponsor di maglia per la Juventus: cosa è successo in questi mesi e a quanto ammonta il mancato introito

Da qualche giorno la Juventus è entrata nel quinto mese della stagione 2024-2025 senza main sponsor. La Vecchia Signora ad oggi è senza un brand sul petto e la cosa sta facendo molto rumore, poiché alimenta dubbi e perplessità di tifosi e addetti ai lavori. Possibile ch un marchio così importante al mondo come quello della Juve non abbia trovato un partner commerciale adeguato per apparire sulle maglie della prima squadra? L’ultima volta era successo nel 1981 e da allora in poi la maglia bianconera e le altre divise da trasferta del club bianconero non sono mai più rimaste senza sponsor, fino al 1 luglio 2024.

Scaduto l’accordo con Jeep, che è rimasto come partner commerciale ma senza apparire sul fronte delle divise, la Juventus non è riuscita a chiudere un accordo con altro brand, mostrando di volta in volta iniziative come quella molto lodevole, ma non remunerativa, con Save The Children. Il piano industriale del club torinese ha definito chiaramente gli step della sostenibilità che dovrà portare entro due stagioni al pareggio di bilancio e tra questi c’è inevitabilmente la partecipazione ogni anno alla competizione più ricca, ovvero la Champions League.

Lo sponsor di maglia, però, rappresenta un altro fattore molto importante e se la Juve si è mossa molto bene per lo sponsor del retro-maglia e della manica, oltre che per numerosi partner regionali, per quel che riguarda il main brand è ancora ferma al palo. Da Jeep la Vecchia Signora incassava qualcosa come 45 milioni di euro annui (al netto dell’ultima stagione in cui sono scattati dei minus per la mancata partecipazione alla Champions League), ma la società del gruppo Exor ha deciso di non proseguire il rapporto. Nonostante si sapesse del mancato rinnovo con mesi e mesi di anticipo, al 30 giugno scorso la dirigenza non è riuscita a trovare un’alternativa.

Nel corso dei mesi si è parlato di contatti con compagnie aeree arabe, ma anche e soprattutto con Ita Airways. Nel primo caso sembra che i contatti si siano interrotti per volontà dell’interlocutore, mentre nel caso della compagnia nostrana, lo stop sarebbe arrivato dalla politica. Per quanto riportato da autorevoli fonti giornalistiche, comunque, le cifre in ballo non si sono mai avvicinate ai 45 milioni annui del precedente accordo, anzi a stento si avvicinavano alla metà dell’importo, ovvero 20 milioni annui più eventuali bonus.

La posizione della Juventus, enunciata da Francesco Calvo lo scorso 23 marzo 2024 è la seguente: “Per il prestigio del nostro blasone è difficile trovare il partner adatto ma la grandezza del nostro marchio si definisce anche da quanti no riusciamo a dire visto che non siamo un marchio per tutti”. Insomma, la Juve ha avuto delle proposte ma ha preferito non stampare sulle divise un brand qualunque, cercando di alzare quanto più possibile l’asticella. Considerata la migliore offerta sui 20-25 milioni annui, comunque, con il quinto mese senza main sponsor, la Juventus ha un ammanco di introiti da questa voce di bilancio tra i 9 e i 10 milioni di euro. La domanda sorge spontanea: ci sarà modo di recuperare nei prossimi mesi questo importo da altre voci oppure sarebbe stato meglio prendere quello che c’era in attesa di tempi migliori? Ai posteri l’ardua sentenza.