Almeno altre 10 partite senza rinforzi
La Juventus non è intenzionata a tesserare calciatori svincolati. Dopo i gravi infortuni occorsi a Bremer e Cabal, dunque, Thiago Motta dovrà andare avanti con gli elementi attualmente a disposizione. E in difesa oggettivamente adesso sono un po’ pochi, considerando che due sono stati aggregati dalla Next Gen come Savona (più pronto) e Rouhi (maggiormente acerbo). Sui social network tanti tifosi auspicano l’interruzione anticipata dei prestiti di Rugani e Djalò, ma ovviamente i regolamenti non consentono operazioni di questo tipo se non a sessioni di mercato aperte.
Insomma, se non si vuole intervenire con dei “disoccupati”, la Juve proseguirà da qui a gennaio con gli elementi a disposizione. Facendo due conti, visto che è molto difficile che al 1° di gennaio 2024 i bianconeri abbiano già a disposizione qualche nuovo innesto, Motta dovrà affrontare almeno 10-11 partite con la rosa monca. Campionato, Champions League e anche la Supercoppa Italiana, che prenderà il via il prossimo 3 gennaio. Con Cristiano Giuntoli che sicuramente ha già alzato da tempo le sue antenne e mosso diverse pedine dei suoi uomini mercato, il tecnico italo-brasiliano ha tracciato l’identikit di ciò che servirà (innesti giovani, possibilmente in grado di fare più ruoli e bravi nel difendere "in avanti" uno contro uno), non ha di certo tempo per pensare a quel che sarà con l’anno nuovo.
La priorità è adesso quella di ottenere il massimo dal “materiale” a disposizione, al massimo aggregando stabilmente il 2006 Javier Gil Puche, colosso di 1,92 m che fin qui ha collezionato 6 presenze in Primavera e 3 con la Next Gen. Insomma, elemento sicuramente di prospettiva, ma che difficilmente potrà essere gettato nella mischia dal primo minuto e la cui tenuta tra i grandi è tutta da verificare. Inevitabilmente, ci sarà più spazio per Danilo, che fin qui non è parso più l’elemento affidabile del recente passato, ma non sono da escludere altri esperimenti.
C’è Weston McKennie, per esempio, che in passato ha svolto anche il ruolo di terzino destro prima di trasferirsi a Torino e potrebbe nuovamente dare una mano in quella posizione. E poi c’è Manuel Locatelli, la cui fase difensiva è sempre preziosa anche da regista. In tanti sono pronti a giurare che l’ex Sassuolo e Milan diventerà in futuro un centrale difensivo affidabile e chissà che il processo non venga accelerato proprio dagli ultimi eventi nefasti per la rosa bianconera.
Sicuramente, una cosa che non farà Motta è piangersi addosso, poiché non servirebbe a nulla. La gestione dell’imprevisto è una delle peculiarità di ogni allenatore e se di certo si aspettasse meno difficoltà dalla sua prima avventura alla Juventus, non può permettersi di farsi scoraggiare perdendo di vista l’obiettivo stagionale, che è quello di rimanere attaccato alle primissime posizioni della classifica e andare più avanti possibile in Champions League. È fondamentale per potersi garantire situazioni migliori nelle prossime stagioni, anche in termini di calciomercato.
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