Un primo bilancio positivo seppur tra qualche ombra. E il giardino del vicino non è sempre più verde, anzi..

Un primo bilancio positivo seppur tra qualche ombra. E il giardino del vicino non è sempre più verde, anzi..TUTTOmercatoWEB.com
martedì 12 novembre 2024, 15:25Editoriale
di Alessandro Santarelli

E’ positivo il primo parziale bilancio della nuova stagione bianconera. La terza sosta ci impone di tirare un prima linea, parziale ma comunque indicativa, e provare a cercare di capire quale potrà essere il futuro che ci attende. Positivo perché dopo 12 giornate di campionati gli uomini di Motta si trovano nel mucchio che caratterizza la classifica, nelle prime sei squadre raggruppate in appena due punti. E se lo vogliamo dire, con diversi rimpianti per i punti buttati via e in alcuni casi regalati, come con Cagliari e Parma. Una vittoria in più e la vetta sarebbe appannaggio della Juve, certo simbolica dopo appena un terzo di campionato.

Positivo tra gli alti e bassi che evidentemente caratterizzano il primo anno di una vera a propria rivoluzione. Alti e bassi che dovevano essere messi in preventivo e che puntualmente si sono verificati, per via anche di un’età media della squadra molto bassa. Eppure al momento tra le 12 partite di campionato e le 4 di Champions è arrivata solo una sconfitta, brutta e pericolosa per gli sviluppi della classifica in Champions, ma pur sempre una sola in 16 gare. Troppi i pareggi, vero, alcuni dei quali sanguinosi, e frutto della poca esperienza di cui sopra, ma l’atteggiamento della squadra è sempre stato reattivo e propositivo.

Positivo anche al netto delle tante, troppe assenze, che hanno caratterizzato le prime 16 partite. Infortuni muscolari, Nico Gonzalez ha saltato già 12 partite per un totale di appena 231 minuti giocati, Koopmainers fermato da una frattura alla costola, per non parlare di Bremer e Milik il primo stagione pressochè finita il secondo mistero degno dei migliori gialli. Per non parlare del mancato inserimento di quello che doveva essere il faro del reparto mediano, Douglas Luiz, finito al momento in un cassetto, con la speranza che possa prima o poi trovare una giusta dimensione.

Positivo perché al netto di tutto le risposte sono arrivate da giocatori inattesi, vedi Weah, vedi lo stesso Mckennie, vedi Kalulu arrivato come terza scelta e oggi elemento indispensabile della difesa, cosi come va sottolineata la crescita di Locatelli . E positivo considerando anche il neofita Motta, neofita alla guida di una squadra con aspettative diverse dal quelle del Bologna e con una pressione importante alle spalle.

Tutto oro? No assolutamente, vanno corretti i diversi cali di intensità tra una partita e l’altra, bisogna trovare una vera e concreta alternativa a Vlahovic, velocizzare la manovra, spesso lenta e prevedibile e soprattutto studiare un piano B efficace per le squadre che si chiudono con un blocco basso e che diventano difficili da affrontare per la Juve.

E poi, concedetemelo, bisogna migliorare anche nel guardare più in casa nostra e meno nel giardino altrui. La società in estate ha fatto delle scelte, ha ceduto dei giocatori, alcuni dei quali oggettivamente stanno facendo bene, ma con maglie meno pesanti della nostra. Auguriamo loro il meglio, ma usciamo da questo continuo paragone con il passato. E ricordate: la Juve è per molti, ma non per tutti. E le categorie servono proprio a questo.