Spalletti: "Ecco perché non avevo chiamato prima Locatelli. Ma è un ragazzo serio"
Il commissario tecnico dell'Italia Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Nations League contro il Belgio. E in particolare ha accennato ai dubbi in mezzo al campo, con il ballottaggio Rovella-Locatelli: "Stiamo attenti a chi fa bene, sia Rovella che Locatelli stanno facendo un calcio davvero interessante. Quella che è la loro caratteristica è essere bravi nel riconquistare palla, ma sono stati bravi a crescere anche sotto altri aspetti. Quando si dice che manca il talento un po' è vero, ma se riusciamo a diluirlo per tutti gli altri calciatori diventa meglio. Locatelli è un ragazzo serio, professionista eccezionale, quando l'ho chiamato gli brillavano gli occhi e sono risposte importantissime perché vogliono far bene e sono attaccati a questa maglia. Non l'ho chiamato prima perché vedo delle cose che prima non vedevo, non so se è dipeso solo da lui o anche dal suo allenatore che reputo molto bravo. Essere qualitativi fa la differenza. Sarà importante sia giocare bene che il risultato, è indifferente chi giocherà tra i due perché stanno entrambi molto bene. In questi ultimi allenamenti ho visto delle cose ancor più interessanti, qualsiasi scelta si farà sarà quella corretta".
Infine sulla cerimonia di commemorazione per le vittime dell'Heysel Spalletti ha detto: "Il 29 maggio dell'85 deve rimanere nella memoria di tutti, la dobbiamo portare con noi, lo dobbiamo alle famiglie per far sì che non succedano più cose del genere. Nel calcio a volte ci sono momenti così tristi, non devono più succedere e dobbiamo farlo capire a tutti quelli che saranno allo stadio, un luogo per divertirsi e incontrare altre persone".
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