Centanario proprietà Agnelli: i trionfi, i rimpianti e la visione di Andrea Agnelli
L'inaugurazione del nuovo stadio lancia definitamente l'epopea di Andrea Agnelli, che sceglie personalmente la guida tecnica per avviare la rinascita bianconera: il nome è quello di Antonio Conte, il condottiero perfetto per tornare sul trono d'Italia. La Juventus ci arriva esagerando, laureandosi Campione d'Italia da imbattuta e superando, in volata, un Milan pieno di grandi giocatori e favorito per la vittoria finale. Il 6 Maggio 2012 inizia un percorso interminabile di vittorie, ma la strada non è sempre stata pianeggiante per Agnelli: la gestione dell' addio di Alex Del Piero, la squalifica di Antonio Conte per la vicenda calcioscommesse e lo stesso addio del tecnico leccese il 14 Luglio 2014, a stagione già iniziata. La grande virtù del presidente è stata quella di circondarsi di dirigenti competenti e professionisti, pronti sempre a risolvere velocemente situazioni complicate e capaci di azzeccare tutte le mosse in materia di calciomercato. Fino al 2017 anche la gestione economica del club è impeccabile: vittorie sul campo e bilanci sempre in regola addirittura con degli utili.
E poi la nascita di altre srutture, dal Jhotel al centro sportivo La Continassa con la sede del club annessa, vero fiore all'occhiello della società bianconera. Tantissime le vittorie in campo nazionale e una crescita esponenenziale in campo europeo dove, con Massimiliano Allegri in panchina, centra due finali di Champions, perse con il Barcellona nel 2015 e con il Real Madrid nel 2017. Nell' estate del 2018 Agnelli pensa che è arrivato il momento di sbalordire il mondo e acquista uno dei calciatori più forti del pianeta:Cristiano Ronaldo. A lui si affiancano anche gli arrivi di Cancelo e il ritorno di Bonucci dal Milan: è chiaro il tentativo di provare a conquistare l'alloro continentale. Questa visione risulta controproducente sia in termini di risultati sportivi, con la Juve mai in semifinale, sia in termini economici con i bilanci che accusano pesanti perdite. A tutto questo aggiungiamo la pandemia del 2020, che mette in seria difficoltà tutto il sistema calcistico: Agnelli, a questo punto delega ai suoi collaboratori la gestione societaria e si dedica principalmete ala creazione di una nuova competizione per rilanciare il calcio, la Superlega. Progetto spiegato male che al momento è naufragato, ma che ha portato Agnelli ad una battaglia con le istituzioni che lo ha costretto a lasciare la presidenza il 28 novembre 2022,con le dimissioni dell'intero cda bianconero. Ma con 19 trofei conquistati(9 scudetti,5 coppe italia, 5 Supercoppe) rimarrà il Presidente più vincente della storia del club, con due rimpianti e quel suo essere visionario, che ha portato la Juventus a dominare il calcio italiano per un decennio.
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