Juventus, Sacchi alla Gazzetta: "I giocatori si sentono arrivati, manca umiltà"
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La Juventus sta attraversando un momento particolarmente complicato dopo la doppia eliminazione da Champions League e Coppa Italia, eventi che hanno scatenato un dibattito su cosa non ha funzionato in questa stagione. Le responsabilità, come sempre, sono molteplici e coinvolgono allenatore, società e giocatori. Sull'argomento ha parlato anche Arrigo Sacchi in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport, non risparmiando critiche pesanti ai giocatori.
Le dichiarazioni di Sacchi su Thiago Motta e la Juventus
“Thiago Motta è un gran lavoratore, ma mi sembra che sia capitato in un ambiente dove i giocatori credono di essere già arrivati.”. Queste le dichiarazioni di Arrigo Sacchi alla Gazzetta dello Sport. Proseguendo nella sua intervista l'ex tecnico del Milan ha aggiunto: “Non vedo, nei loro comportamenti in campo, quell’umiltà e quello spirito di sacrificio che sono necessari per arrivare al successo".
Infine in riferimento al progetto sportivo della Juventus ha aggiunto: “Alla Juve hanno provato a fare una rivoluzione culturale, ma sono in mezzo al guado.”
Parole forti, che mettono in discussione soprattutto l’atteggiamento dei giocatori, a sua detta probabilmente poco propensi a mettersi in discussione e a sacrificarsi per la squadra.
Le responsabilità di Motta e della società
L’allenatore della Juventus non è esente da critiche, con alcune scelte di formazione che hanno lasciato perplessi. In particolare, la gestione di alcuni elementi importanti della rosa non è sempre apparsa chiara, creando malumori all’interno dello spogliatoio.
Allo stesso tempo, la società viene vista da molti come troppo distante, incapace di dare quella stabilità e quel sostegno che servirebbe in un momento difficile.
Se Motta e la dirigenza sono sotto esame, anche i giocatori devono assumersi le proprie responsabilità. Alcuni big non hanno reso come ci si aspettava, dimostrando mancanza di continuità e carattere nei momenti decisivi.
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