Juventus, Sacchi alla Gazzetta: "I giocatori si sentono arrivati, manca umiltà"

Juventus, Sacchi alla Gazzetta: "I giocatori si sentono arrivati, manca umiltà"TUTTOmercatoWEB.com
Arrigo Sacchi
Oggi alle 12:23Altre notizie
di Luca Cimini
In una recente intervista al giornale sportivo milanese l'ex tecnico del Milan ha criticato l'atteggiamento dei giocatori bianconeri

La Juventus sta attraversando un momento particolarmente complicato dopo la doppia eliminazione da Champions League e Coppa Italia, eventi che hanno scatenato un dibattito su cosa non ha funzionato in questa stagione. Le responsabilità, come sempre, sono molteplici e coinvolgono allenatore, società e giocatori. Sull'argomento ha parlato anche Arrigo Sacchi in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport, non risparmiando critiche pesanti ai giocatori. 

Le dichiarazioni di Sacchi su Thiago Motta e la Juventus

“Thiago Motta è un gran lavoratore, ma mi sembra che sia capitato in un ambiente dove i giocatori credono di essere già arrivati.”. Queste le dichiarazioni di Arrigo Sacchi alla Gazzetta dello Sport. Proseguendo nella sua intervista l'ex tecnico del Milan ha aggiunto: “Non vedo, nei loro comportamenti in campo, quell’umiltà e quello spirito di sacrificio che sono necessari per arrivare al successo".

Infine in riferimento al progetto sportivo della Juventus ha aggiunto: “Alla Juve hanno provato a fare una rivoluzione culturale, ma sono in mezzo al guado.”

Parole forti, che mettono in discussione soprattutto l’atteggiamento dei giocatori, a sua detta probabilmente poco propensi a mettersi in discussione e a sacrificarsi per la squadra.

Le responsabilità di Motta e della società

L’allenatore della Juventus non è esente da critiche, con alcune scelte di formazione che hanno lasciato perplessi. In particolare, la gestione di alcuni elementi importanti della rosa non è sempre apparsa chiara, creando malumori all’interno dello spogliatoio.

Allo stesso tempo, la società viene vista da molti come troppo distante, incapace di dare quella stabilità e quel sostegno che servirebbe in un momento difficile.

Se Motta e la dirigenza sono sotto esame, anche i giocatori devono assumersi le proprie responsabilità. Alcuni big non hanno reso come ci si aspettava, dimostrando mancanza di continuità e carattere nei momenti decisivi.