Make Juventus Great Again: come Tether potrebbe stravolgere il futuro bianconero

Make Juventus Great Again: come Tether potrebbe stravolgere il futuro bianconeroTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 13:30Primo piano
di Massimo Reina
Non è stato solo un acquisto azionario: è una strategia che potrebbe portare a partnership importanti e ampliare le risorse economiche del club.

La notizia dell’ingresso di Tether, la società che emette l’USDT, la stablecoin più utilizzata al mondo, con una quota del 5,01% delle azioni con diritto di voto di Juventus Football Club, segna un passaggio importante. Con una capitalizzazione di mercato di 141,8 miliardi di dollari, Tether non è una semplice entità finanziaria, ma un gigante delle criptovalute, con a capo Giancarlo Devasini e Paolo Ardoino, entrambi notoriamente tifosi della Juventus. Questo acquisto potrebbe essere solo l’inizio di una serie di mosse che potrebbero rivoluzionare il futuro del club bianconero.

Rinnovare e ampliare le risorse economiche di un club

L’ingresso di Tether nel mondo del calcio non è una novità in assoluto. Le criptovalute e le stablecoin, infatti, stanno sempre più guadagnando terreno nel panorama sportivo, con squadre che cercano di sfruttare l’innovazione tecnologica per attrarre investitori e rafforzare la propria stabilità finanziaria. 

Esistono esempi simili nel panorama calcistico. Ad esempio, il Paris Saint-Germain ha collaborato con piattaforme di criptovalute per lanciare fan tokens e collezionabili digitali, mentre il Manchester City ha avviato diverse collaborazioni con entità legate al mondo delle criptovalute. L’operazione della Juventus, di fatto, non è solo un acquisto azionario, ma potrebbe aprire la porta a partnership economiche di grande portata, sfruttando il potenziale delle criptovalute per rinnovare e ampliare le risorse economiche del club.

Cosa comporta l’ingresso di Tether nel calcio e nel mondo Juve?

Le implicazioni sono molteplici. Da un lato, l’uso di criptovalute potrebbe modernizzare il modo in cui i club gestiscono i flussi di denaro, creando nuove modalità di interazione con i tifosi e con gli investitori. Sponsorizzazioni in criptovalute, biglietti digitali e merchandising legato alle crypto potrebbero diventare la norma, aumentando il coinvolgimento dei tifosi e creando una nuova fonte di entrate.

Inoltre, la presenza di una società con una capitalizzazione così alta potrebbe portare alla Juventus una stabilità finanziaria che altre squadre possono solo sognare. Non si tratterebbe solo di un’infusione di denaro da utilizzare per acquisti sul mercato, ma di una ristrutturazione strategica che potrebbe spingere il club verso una nuova era. Le criptovalute, con la loro natura decentralizzata e la possibilità di transazioni veloci, potrebbero aprire nuove strade per il calcio, rendendo i trasferimenti e gli investimenti ancora più efficienti.

Nuovo e remunerativo sponsor di maglia per la prossima stagione?

Una sponsorizzazione di alto livello potrebbe essere un’ulteriore spinta in questo senso: si vocifera di un accordo che potrebbe portare nelle casse bianconere una cifra tra i 50 e i 60 milioni di euro all’anno per i prossimi 4 anni, per un totale che potrebbe superare i 200 milioni di euro. Questi fondi potrebbero essere utilizzati per rafforzare la squadra sul mercato e migliorare le prestazioni sportive, tornando a rendere la Juventus competitiva ai massimi livelli, in linea con l’ambizione dei proprietari di Tether di vedere il club "grande di nuovo", come dicono i due dirigenti.

Per la Juventus, l’ingresso di Tether potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione, portando non solo nuove risorse economiche, ma anche un cambio di paradigma nell’approccio al business calcistico. Con l’ambizione di Devasini e Ardoino di rendere la Juve “grande di nuovo”, non c’è dubbio che questa partnership potrebbe aprire una nuova era per il club, con un occhio al futuro e una mano tesa verso il mondo delle criptovalute.