Motta punta alla Coppa Italia per inaugurare il nuovo progetto Juve

La Juve di Motta questa sera può e deve staccare il pass per le semifinali di Coppa Italia, dove sfiderebbe il Bologna. Fermo restando le quattro vittorie consecutive in campionato con cui si è dimezzato lo svantaggio dalla vetta della classifica, conquistare lo scudetto resta missione ardua. Soprattutto perché davanti dovrebbero crollare in tre: Inter, Napoli e Atalanta. Poi la storia ci insegna che nel calcio mai dire mai e in genrale sognare non è vietato. Fallita la missione Supercoppa, uscita prematura dalla Champions League, detto del titolo, la coppa nazionale rappresenta la possibilità più concreta per alzare un trofeo in questa stagione. E puntarci diventa un sostanziale obbligo. Intanto per non chiudere la stagione a mani vuote, cosa mai gradita dalle parti della Continassa, poi perché Thiago inaugurerebbe con un successo la sua avventura sulla panchina bianconera. A giugno ci sarà il Mondiale per Club, ma quella è un'altra storia. 

La tradizione in Coppa Italia è favorevole alla Juve. Intanto ha il record di successi, 15. Poi è la squadra che ha raggiunto il maggior numero di semifinali, 36 volte su 77. Oggi può migliorare questo record. Bisogna battere l'Empoli, avversario oggettivamente alla portata e in questa fase della stagione impegnato soprattutto a lottare per la salvezza. Proprio contro i toscani, la Juve ha iniziato il suo poker di successi, vincendo 4-1 dopo lo svantaggio iniziale. Motta dunque è consapevole dell'importanza di andare avanti per puntare alla vittoria finale. Dal punto di vista personale, sarebbe il primo sorriso da allenatore, nella sua bacheca al momento non ci sono trofei. Quando era giocatore, invece, ha alzato la Coppa Italia due volte consecutive (biennio 2009/2011), ai tempi in cui militava nell'Inter. In Francia, quando indossava la maglia del Psg, addirittura Thiago ha conquistato la Coppa nazionale per ben 4 volte di fila.