Le Contropagelle di Cagliari-Juventus, a cura di Marco Edoardo Sanfelici
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DI GREGORIO N.G. Non si registra materia sufficiente per esprimere una valutazione attendibile. Ci pensa Piccoli a saltargli addosso per “sderenarlo”. Unica vera emozione.
WEAH 6 Primo tempo tranquillo, con la posizione tenuta per equilibrio tattico. Poi Nicola fa entrare Luvumbo all’inizio della ripresa e la lotta diventa senza quartiere. Il rossoblù gli va via subito e Timothy si arrangia col mestiere, ma viene ammonito. Dopo di che il mister si addormenta in panca e non lo cambia con Ruohi, spostando Cambiaso dalla sua parte. Il rischio di un altro intervento e secondo giallo è palese, tranne che per chi se ne deve accorgere.
GATTI 7 Il cuore e l’anima della Juve concentrati in un solo giocatore. Non si contano i rinvii, le uscite palla al piede, la voglia matta di fare il...centravanti. Ora è un centrale completo, con ancora enormi possibilità di crescita.
KELLY 6,5 Buona partita in una posizione insolita per lui. Dà una grossa mano di testa e si sa proporre all’appoggio per le sortite. Nel finale si infila l’elmentto e va in trincea: e lo straniero non passa.
CAMBIASO 6 Controlla un brutto cliente come Zortea, ma trova anche la strada del centro del campo, scambiandosi con Locatelli. Partita discreta, terminata prematuramente per il solito infortunio che gli dei mandano addosso a qualche juventino: e mo’ che si fa? (ROUHI 5 Inizia con una palla buttata via per incapacità di stop, prosegue con un controllo che nemmeno alla Colletta si vede, tra scapoli e ammogliati. Il convento passa la raschiatura del barile, ma Alberto Costa esiste davvero o solo nel mercato scritto?)
LOCATELLI 7 Fa tutto lui: l’ingegnere, l’architetto, il capomastro, il muratore, il garzone del cantiere. Ogni azione passa dai suoi piedi e non c’è azione senza che lui la crei. Poi, quando la partita diventa una corrida, Motta gli preferisce Thuram e a ragion veduta. (THURAM S.V. Cerca di fare densità e di supportare il peso in area.)
KOOPMEINERS 5,5 Ennesima perlustrazione del campo di gioco in lungo e in largo, alla ricerca di un senso alla sua presenza. Quando vanifica una buona azione verso la fine del 1° tempo per fare il “Socrates” con un colpo di tacco che finisce nel vuoto, l’espressione che esce dalla bocca di chi scrive sarebbe da espulsione, anche perché chi scrive non è interista e se ne vanta. (DOUGLAS LUIZ S.V. La partita si fa spigolosa e D.L. sta agli spigoli come Lucio Corsi sta a Mister Muscolo. E infatti Douglas si infortuna, sbattendo contro un avversario) (MBANGULA S.V. Due svolazzi e la gara finisce)
CONCEICAO 5,5 Tiene bene la posizione e punta i difensori avversari, ma non trova lo spunto penetrante. Subisce una spintarella da Felici che basterebbe a tanti arbitri per decretare il rigore, A Colombo serve ben altro… (KOLO MUANI 6 Altro fisico, altra pericolosità, anche se entra quando la squadra decide di difendere il risultato e subisce la scelta. Comunque da rimarcare che la “doppia punta” è un scelta che sta lievitando nella mente di Motta, pian pianino)
MCKENNIE 6 Continua l’impiego da trequartista, praticamente terzo di centrocampo. Non demerita nelle azioni di ripiegamento e di “randellamento” sul giocatore cagliaritano in possesso di palla. Ha in testa il basco nero del Genio Guastatori e da buon soldatino non arretra.
YILDIZ 6 Si sciroppa tutta la gara ed esce alquanto provato. Da promuovere per la dedizione a creare pericoli per gli isolani. Certo che si mangia due volte il raddoppio già nella prima parte dell’incontro, soprattutto a tu per tu con Caprile, mettendo una palla in diagonale rasoterra, invece di alzare il pallone a saltare il portiere. Comunque finisce gestendo la palla insieme a Mbangula tenendola il più lontano possibile da Di Gregorio.
VLAHOVIC 7 Aspetta 12 minuti per salutare Yerry Mina, scartare Caprile e depositare in rete, alla maniera di Ravanelli nella finale di Roma, per concretizzare la supremazia iniziale schiacciante della Juventus, pronti via. Viene scaraventato via da Luperto a 10 minuti dal termine in piena area con uno spintone consistente, sotto gli occhi di Colombo, arbitro di giornata nella “Marotta League”. Tutto regolare e la frittata è fatta. Della serie: spiegato a che cosa serve l’uovo di...Colombo.
THIAGO MOTTA 6 Calma, ragazzi, che ci metta del suo per farsi buttare fuori dagli obbiettivi di stagione è comprovato; ma oggettivamente, quando si va in Sardegna con 5 difendenti e si raggiunge quota 27 infortuni, con Cambiaso e Douglas Luiz, un po’ di attenuanti sono d’obbligo. Sembra quasi un miracolo schierare almeno 11 giocatori in tutte la partite. Detto ciò, Koop deve giocare sempre, a che pro? Rouhi? Non da categoria, ma se gioca lui, a che è servito acquistare Alberto Costa? Weah amminito viene lasciato in balìa di Luvumbo che è 3 volte più veloce. Magari combiarlo, no eh? Douglas Luiz nella lotta, al postro di Locatelli, ricorda il nullo cosmico che governa le scale di Escher. Eppure il Cagliari non tira mai in porta avendo 4 punte in campo nei 10 minuti finali. Sarà per limiti evidenti delle punte rossoblù o perché Motta azzecca tutte le sostituzioni e motiva i ragazzi esaltandoli? Preferisco credere agli asini che volano, dato che lunedì prossimo ci tocca il Verona. E così me la cavo.
Marco Edoardo SANFELICI
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