Koopmeiners: "Seguivo la Juve sin da bambino. Ricordo un retroscena sul mio passaggio in bianconero"

Koopmeiners: "Seguivo la Juve sin da bambino. Ricordo un retroscena sul mio passaggio in bianconero"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 09:02Primo piano
di Matteo Barile
Il centrocampista della Juventus ha evidenziato come la Vecchia Signora sia stata la sua prima scelta per iniziare un nuovo percorso lontano dall'Atalanta

Teun Koopmeiners ha scelto Tuttosport per raccontare le prime fasi della sua nuova avventura alla Juventus. Nella sua chiacchierata con il quotidiano torinese emerge un aspetto che sicuramente farà piacere a tutti i tifosi della Vecchia Signora: la sua juventinità. Infatti il centrocampista olandese ha dichiarato di aver seguito le gesta di Madama sin da bambino. Pertanto, non è stato difficile optare sul bianconero, quando si è palesata l'opportunità di lasciare l'Atalanta. C'era anche la Premier League che lo marcava stretto, ma la soddisfazione di giocare nel proprio club preferito era un sogno da realizzare e che si è realizzato. Ecco le parole che certificano il dietro le quinte di una scelta, su cui ha rivelato un retroscena.

"Anche io sapevo che c’erano club inglesi che erano interessati a me, ma non appena ho saputo della Juventus io non ho avuto nemmeno un dubbio. Mi piace questo club dal primo momento in cui sono arrivato in Italia, ma non solo. È la più importante in Italia e nel mondo. In realtà io tifavo e seguivo la Juventus sin da quando ero bambino in Olanda. La Juve dei grandissimi campioni. Chi adoravo? Beh, Zidane! Essere qui per me è come un sogno, è quello che ho sempre inseguito da piccolo. Anche in Inghilterra ci sono belle squadre, però qui è tutto migliore. Tutta l’estate è stata pesante, difficile in generale come sensazioni. È stato un passaggio complicato, ma nel calcio può capitare di vivere anche questo. Se ripenso a un istante particolarmente significativo, voglio ricordare quello del viaggio in taxi da Bergamo a Torino con la mia fidanzata per raggiungere la Juventus. La sera prima avevo ricevuto la telefonata in cui mi era stato detto che tutto si era risolto. Sono andato a dormire, ma non avevo ancora metabolizzato bene la notizia. Ricordo che quando il taxi era in viaggio per Torino mi sono girato verso Rosa e le ho detto: “Finalmente!”. Ero come sollevato, come se tutta la pressione che avevo accumulato fosse andata via".