Juve-Roma, conferenza stampa Allegri: "Stiamo lavorando dall'ottobre 2021, in cui abbiamo avuto casini. Chiesa? Sta meglio. Vlahovic e Lukaku? Vi rispondo"

La Serie A è arrivata quasi al giro di boa. La chiusura dell'anno solare propone una partita che gli appassionati di calcio in generale e i tifosi delle due squadre in particolare non vorranno perdersi: il riferimento è riconducibile a Juve-Roma, anticipo della diciottesima, nonchè penultima giornata di questo campionato. Quello che abbiamo illustrato è una sfida molto importante per i bianconeri, i quali vogliono tenersi a debita distanza dal primo posto in classifica occupato dall'Inter. Massimiliano Allegri è perfettamente coscio dell'imprescindibilità di questa gara, che verrà presentata nella conferenza stampa calendarizzata per oggi, 29 dicembre 2023 alle ore 14:00. Di seguito, vi proponiamo le parole dell'allenatore livornese alla vigilia di Juve-Roma.
JUVE-ROMA, LA CONFERENZA STAMPA DI ALLEGRI
Che Juve vuole vedere domani?
"Siamo in un buon momento, ma il calcio vive d'equilibrio. Dobbiamo stare coi piedi per terra e pensare alla partita di domani. Mancano due partite alla fine della prima parte della stagione. Alla fine di questa prima parte di stagione, vedremo a che punto saremo in classifica, che ci vede momentaneamente a 40 punti. Domani affronteremo la Roma, che è molto scorbutica da affrontare, anzitutto perchè ha uno dei migliori allenatori in panchina, che non ti dà punti di riferimento e non ti dà vantaggi. Se non stai attento, ti fa uscire dalla partita e hanno giocatori di talento davanti. Non bisognerà strafare. Bisognerà giocare con attenzione e con pazienza".
Come stanno Chiesa e Locatelli? Con la squalifica di Cambiaso è meglio piazzare McKennie o far partire Weah dall'inizio?
"Per quanto riguarda gli infortunati, a parte De Sciglio, che ha fatto qualche mezzo allenamento con la squadra, Alex Sandro, che deve smaltire altri dieci giorni di stop, anche se non ha nulla di preoccupante, e Kean, che è ancora un po' distante, tutti gli altri stanno bene. E questo è fondamentale, perchè, poi, all'inizio dell'anno avremo la Salernitana in Coppa Italia contro cui dovremo passare il turno. Non avremo nemmeno il tempo di respirare e goderci l'ultimo dell'anno, ma la priorità ora è il calcio. In questo periodo le disattenzioni sono dietro l'angolo, ma bisogna essere concentrati su ciò che bisogna fare. Domattina dovrò valutare Weah.A destra ci può giocare lui come ci può giocare McKennie, conl'introduzione di Miretti mezzala. Abbiamo fatto due buoni allenamenti e speriamo di fare una buona partita. Chiesa sta meglio".
Nelle ultime sei partite la Juve ha subito cinque goal: è un piccolo campanello d'allarme?
"Quando subiamo i goal che abbiamo subito, a cui non siamo abituati mentalmente, si può sperare di fare meglio, anche perchè ne abbiamo parlato insieme. A Genova e Frosinone abbiamo subito due goal troppo facilmente. Quando si gioca una partita di grande equilibrio, i dettagli fanno la differenza. L'importante è tornare ad avere paura di prendere goal, perchè quando abbassi l'attenzione e la paura e sei tranquillo, poi fai degli errori di leggerezza".
Qual è l'elemento che la rende orgoglioso del lavoro fatto quest'anno?
"Sono contento del lavoro che abbiamo fatto, ma non abbastanza, perchè abbiamo da raggiungere degli obiettivi. Agnelli? Voi sapete che sono molto legato ad Andrea Agnelli e a tutta la dirigenza che ha lavorato precedentemente alla Juventus: oltre all'aspetto professionale, c'è una questione morale. I numeri sono dalla parte di quelli che hanno vinto alla Juventus. Da due anni a questa parte, anzi, dall'ottobre del 2021 abbiamo avuto casini interni durati per un anno e mezzo, ma proprio lì abbiamo cominciato e continuato a lavorare. E dobbiamo continuare a farlo con profilo basso per arrivare tra le prime quattro per tornare a giocare la Champions League, cosa che l'anno scorso ci hanno proibito nonostante siamo arrivati terzi. Nella Juventus i presidenti, passano gli allenatori e i direttori sportivi, ma il club resta solida".
Mourinho ha detto che vorrebbe rimanere alla Roma. Lei ha detto alla società di voler rimanere anche in scadenza di contratto?
"Alla società non ho detto nulla. Bisogna concentrarci sul nostro percorso, perchè le opinioni possono cambiare in un attimo. Non bisogna né esaltarsi né deprimersi. il nostro percorso prevede anche dei ragazzi bravi che stanno giocando e questo è un merito di quanto è stato fatto nei dieci anni precedenti. Colgo l'occasione per esprimere un parere calcistico sul Decreto Crescita: la Juventus si trova avvantaggiata, perchè ha lavorato per dieci anni col settore giovanile. È meno preoccupata rispetto alle altre visto che ha un patrimonio importante di giovani, che potrà sviluppare in futuro".
Quanto è stato importante inserire tutti questi giovani che fanno parte della "cantera" bianconera. È soddisfatto di questi giovani? Si aspettava da loro determinate risposte? Dov'è difficile la partita contro la Roma?
"La preoccupazione della sfida di domani è che uno scontro diretto contro una squadra forte, che ha l'ambizione di arrivare tra le prime quattro come noi. Domenica ha battuto il Napoli 2-0, a Milano ha perso 1-0 contro l'Inter in una delle poche azioni dove è stata presa in velocità. È sempre Juventus-Roma e bisogna essere molto bravi. Per quanto riguarda i giovani, me li sono ritrovati, ma io li ho seguiti. Il merito è di chi li ha scelti e li ha fatti lavorare e crescere e ora la Juventus ha un bel patrimonio tra quelli che ha in rosa e quelli che ha fuori".
Domani è tentato dal fare giocare Yildiz? Il suo inserimento dipende dalle condizioni di Chiesa o sarà una scelta fatta a prescindere?
"Domani mattina deciderò chi far giocare. La cosa fondamentale è che stanno tutti bene sia mentalmente che fisicamente. Questo spirito lo dobbiamo portare avanti fino alla fine, di partita in partita. Il futuro immediato è domani contro la Roma. Poi penseremo al 2024".
In cosa sono diversi Vlahovic e Lukaku?
"Su Lukaku non rispondo perchè non l'ho allenato. Su Vlahovic dico che è un giocatore importante per la Juventus. Lo è stato quando è stato acquistato: la Juventus ha fatto un investimento importante. Tutti noi crediamo in lui: sta crescendo, sabato ha fatto un goal straordinario e non può far altro che crescere. Ha ventitré anni e gli auguro di avere una carriera brillante per almeno i prossimi dieci anni, se non di più".
Non crede che Kostic sia un po' in flessione e abbia bisogno di un po' di riposo?
"Assolutamente no, anche perchè Iling è un cambio importante. Kostic è un giocatore sempre affidabile, che, nella sua linearità, non eccede in picchi di massimo, ma, quando è in campo, ti dà affidabilità. E questo è quanto conta".
Vlahovic potrebbe soffrire questo confronto a distanza con Lukaku? Ancelotti ha appena rinnovato al Real e ti ha sempre fatto i complimenti, esattamente come ha fatto con Mourinho. Vi sentite un po' accerchiati rispetto alle opinioni discordanti sul vostro modo di vedere il calcio?
"Quando ci sentiamo e ne parliamo non è che ci sentiamo accerchiati. Nel calcio non c'è un'assoluta verità. Chi pensa di avere la verità in tasca, penso si faccia del male. Ci sono mille variabili. Ancelotti? Carlo è un allenatore straordinario esattamente come José. Hanno in comune delle cose inconfutabili: i risultati. Tutto il resto conta poco. Essere accostato a loro è un orgoglio. Quando ho iniziato ad allenare in A al Cagliari, io ero un "bambino" e Mourinho, che era all'Inter, aveva già vinto delle robe Vlahovic? Contro il Frosinone è entrato e ha fatto goal. Sta crescendo come tutta la squadra. Quando si ha una squadra con un'età media giovane, ma con qualità tecniche buone, la suadra non può fare altro che crescere. C'è voglia di migliorare lavorare in un ambiente sereno che desidera fare qualcosa di importante".
Con Chiesa pensa di adottare una strategia rasserenante come quella presa con Vlahovic. Cosa pensa del risultato di domani?
"Io, quando ero piccolo e tornavo a casa dal cortile in cui giocavo, non ero contento. Il risultato è importante e lavoriamo in funzione del risultato. Poi ci si può lavorare sui modi e sulle prestazioni. Se non ci fossero i risultati, ci sarebbe un campionato senza punti. Chiesa? Ha avuto un intoppo, ma oggi era bello pimpante. I risultati li possiamo ottenere sui nostri limiti e su quelli che sono gli obiettivi personali al servizio della squadra. L'anno prossimo dobbiamo tornare a giocare la Champions League, che quest'anno ci hanno tolto".
Ha un auspicio per il prossimo anno?
"Stare bene che è la cosa più importante, lavorare divertendosi e, poi, ottenere i risultati, che sono la cosa più importante".
14:21 - TERMINA LA CONFERENZA STAMPA DI MASSIMILIANO ALLEGRI
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Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178