Rinnovamento del reparto portieri: Szczęsny in uscita
I parametri economici del recente passato, il presente in costruzione, il futuro che scalda i motori ai box. Tre epoche temporali che hanno in comune un placido elemento: il cambiamento. Una metamorfosi spinta da fattori economici oltre che da valutazioni squisitamente tecniche e tattiche. La stagione appena conclusa è stata definita da John Elkann come l’anno zero, ebbene l’annata che partirà tra un mesetto, dovrà rappresentare, necessariamente, l’anno uno, quella del ritorno alla competitività, calibrando perfettamente mercato autofinanziato, costi, benefici, nuove idee e la linea verde ormai consolidata alla Continassa. In attesa dell’arrivo di Thiago Motta, la Juventus ha in pancia una situazione legata ai portieri molto ben delineata, pronta ad essere lanciata ma con alcuni punti che vanno sfrondati e definiti in maniera risolutiva. Tek Szczęsny è il portiere bianconero da ben 7 stagioni, ed è certamente un interprete del ruolo affidabile come ha più volte mostrato in questi anni (gli svarioni succedono a chiunque), ma ha in se un evidente difetto: l’ingaggio elevato di 6.5 milioni di euro netti annui, è ormai uno stipendio fuori dai parametri della nuova Juve, che si vede costretta a sforbiciare gli stipendi troppo esosi. La società di Madama ha provato nelle due ultime sessioni di mercato a sondare, capire, con il diretto interessato, se ci fosse la possibilità di una nuova sistemazione altrove, oppure di spalmare gli emolumenti, la risposta del polacco è sempre stata perentoria: resto alla Juve e non accetto prolungamenti diluiti nel tempo. Una sorta di ingessatura totale del portiere su qualsiasi spiraglio proposto dal club all’estremo difensore polacco.
Poi però accade quasi l’imponderabile, ovvero giunge una proposta dall’Arabia, una di quelle offerte pressochè irrinunciabili che farebbero vacillare chiunque: biennale da 20 milioni netti a stagione. Così la macchina dei discorsi, degli approcci e delle trattative si mette in moto.Tek ha ancora un anno di contratto, con la società zebrata pronta a cedere il cartellino per poco più di 4 milioni, e si ritrova con una proposta in mano di livelli siderali; ma d’altronde si sa, quando il calcio arabo si muove e vuole qualcosa, solitamente lo acquisisce a suon di cifre iperboliche. Se la trattativa, in via di definizione, andrà in porto con l’Al Nassr, il team di CR7 per intenderci, la Juve avrà risolto i propri grattacapi per quanto concerne l’area portieri, raggiungendo lo scopo prefissato, previa l’offerta piovuta dall’Arabia. Perchè, a prescindere dalla qualità degli interpreti, in casa della Vecchia Signora è sempre una questione, maledettamente, legata ai bilanci e al calmieramento degli ingaggi, per cercare l’agognata sostenibilità. Manca solo l’ufficialità ma la Juve ha bruciato la nutrita concorrenza, assicurandosi Michele Di Gregorio dal Monza, premiato come miglior portiere dello scorso campionato, ed è pronta a rinnovare Mattia Perin, anch’esso in scadenza tra un anno, lo stesso dicesi per Carlo Pinsoglio, anche lui propenso a prolungare il proprio contratto. Con un Szczęsny in uscita, saranno Perin e il nuovo arrivato a disputarsi la maglia numero uno, sicuramente con un vantaggio per Mattia che già conosce a fondo l’ambiente e ha all’attivo 4 stagioni di bianconero vestito, godendo della fiducia di tutti in Juventus.
Il disegno è preordinato, e tutto ciò accadrà se Tek sposerà la proposta faraonica giuntagli in questi giorni, a dirla tutta sarebbe clamoroso se la trattativa non avesse successo, ma nel calcio mercato tutto può succedere. Nel caso di fumata nera la Juventus si vedrebbe costretta a cedere Perin e a puntare ancora un anno sul polacco, ma per come si stanno dipanando le cose appare più facile preventivare uno Szczęsny lontano da Torino, considerando che Tek, classe 1990, rischierebbe di venir messo da parte restando in bianconero, a favore dei due succitati guardiani dell'area piccola. Con il portiere polacco in Arabia, si verrebbe a configurare il progetto dei desiderata pensato da Giuntoli: risparmio evidentissimo sul globale degli ingaggi e la posizione del nuovo numero uno ampiamente coperta, con la presenza di Perin e Di Gregorio. Anche tra i due pali e la rete la nuova fisionomia della Juve incomincia a prendere forma, proprio come da progetto scritto su carta e fortemente voluto da proprietà e dirigenza di Madama. Una separazione che potrà far felici tutti, con Szczęsny che andrà a percepire un ingaggio tanto mostruoso quanto insperato, e con la Juve allestita per la new age di un progetto che mira a far tornare la squadra ad alti livelli di competitività. Con entrambi gli occhi puntati su ingaggi risparmiati e nuovi panorami da dischiudere in quei 7 metri e 32 da difendere ad ogni costo, rendendo inviolabile la porta juventina.
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