L'allarme che suona e le risposte che non arrivano. Società e allenatore sotto esame. E' il momento di agire sotto tutti i punti di vista!

L'allarme che suona e le risposte che non arrivano. Società e allenatore sotto esame. E' il momento di agire sotto tutti i punti di vista!TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 15:17Editoriale
di Alessandro Santarelli

E’ arrivato il momento di suonare la carica, di svegliarci dal torpore dei pareggi e di dare una svolta alla stagione. Lo schiaffo della Super Coppa non può passare come un incidente di percorso ( anche se pare che staff società e squadra lo abbiano vissuto cosi) ma deve rappresentare un campanello di allarme da spegnere immediatamente. Gennaio sarà un mese tanto duro quanto decisivo per il proseguo della stagione, e non accorgersi di quello che non va sarebbe delittuoso. Oggi la squadra ha una durata che si aggira tra i 60 e i 70 minuti, non riesce a gestire i vantaggi e le emozioni, si scioglie alle prime difficoltà e manca di un vero e proprio leader al quale affidarsi nei momenti di crisi. Per carità, da mettere in conto la giovane età del gruppo, l’inesperienza di molti, ma la mancanza di fame ( non ossessione ma fame cose ben diverse) della vittoria colpisce. Certo, in campionato abbiamo assistito a rimonte di cuore, come quella con l’Inter, ma forse abbiamo sottovalutato l’incapacità cronica di questa squadra di cercare la vittoria sino alla fine.

La prima cosa da inculcare in chi arriva alla Juve è la mentalità vincente, la ricerca della vittoria, il peso di ogni pallone che viene giocato. Compito che spetta alla società in primis e all’allenatore subito dopo. Già, ma qui a momenti pare che questo Dna voglia essere ,messo quasi da parte. Capiamo benissimo le esigenze di bilancio, il compito non facile di rientrare dalle difficoltà degli ultimi anni, non capiamo però una squadra che spesso sembra smarrirsi con le “ mani in tasca” . Gli schiaffi, metaforici ovviamente, servono per crescere, e alla vigilia di un gennaio di ferro ci auguriamo che l’umiliazione della partita con il Milan possa sortire questo effetto di rivalsa in tutti, a partire dall’allenatore.

Che però deve essere aiutato. Il mercato di gennaio non diventa un’optional, ma un’esigenza. Difensore/i attaccante sono un’emergenza alla quale ogni giorno che passa si deve mettere una pezza. Dispiace dirlo, ma siamo in ritardo, anche se le trattative sono appena iniziate, ma il tecnico ha bisogno di un ricambio per Vlahovic e di alternative per la coppia Gatti Kalulu. Capisco che operare senza il portafoglio pieno è molto difficile, ma la capacità di un grande direttore quale Giuntoli lo si vede anche da questo. E non avere rinforzi a disposizione già per la partita con il Torino non è davvero una buona cosa.

La Super Coppa, inteso come trofeo, lascia il tempo che trova, ma in tempo di magra era comunque un obiettivo da provare a perseguire. L’indifferenza con la quale questa eliminazione è stata accolta dall’interno lascia qualche pensiero. Pensieri che possono essere subito allontanati cambiando marcia in campionato. Ma i primi a crederci devo essere coloro i quali stanno ai piani alti. Altrimenti si rischia una stagione dura e difficile che i tifosi non meritano. Ma attenzione, l’allarme è suonato, il mare si è fatto increspato. Sta alla Juventus, intesa come società e squadra, provare a riportare il sereno, altrimenti l’eventuale fallimento coinvolgerà tutti, nessuno escluso.