Juventus: oggi si vive alla giornata, ma...

Juventus: oggi si vive alla giornata, ma...TUTTOmercatoWEB.com
giovedì 10 aprile 2025, 00:01Editoriale
di Mirko Nicolino
La Vecchia Signora impossibilitata a programmare la prossima stagione, ma spesso da situazioni di questo tipo i bianconeri sono usciti alla grande

Di solito questo è il periodo in cui i club cominciano a programmare il futuro. Si stabiliscono assieme all’allenatore le strategie di mercato, si pianificano i processi di crescita e sviluppo di alcuni elementi e si organizzano preparazione e amichevoli propedeutiche ai programmi societari. Oggi la Juventus non può fare nulla di tutto ciò. Non sa ancora se parteciperà alla prossima Champions League, di quanto sarà l’eventuale aumento di capitale, quali giocatori vorranno restare e quali no eventualmente senza la rassegna continentale più importante e via discorrendo.

Per farla breve, si vive alla giornata. è la prima volta che ciò accade? No, anche se sicuramente dalle parti di Torino è sicuramente più difficile arrivare a situazioni come questa piuttosto che in altri ambienti. Igor Tudor, per dichiarazione diretta del ds Cristiano Giuntoli, rimarrà fino alla fine del Mondiale per Club, poi “c’è la speranza di proseguire assieme”. Speranza, sottolineo, non volontà, come riportato erroneamente da alcune fonti nelle scorse settimane.

Il fatto che le voci sui contatti tra la Juve e altri allenatori continuino a rincorrersi, semplicemente sta a indicare che la permanenza di Tudor alla Continassa è tutt’altro che scontata e che non dipenda molto probabilmente nemmeno dal raggiungimento dell’obiettivo sportivo. Al tecnico croato va detto solo grazie per aver accettato un contratto a tempo e senza alcuna garanzia e senza pretese. L’ex difensore/centrocampista della Vecchia Signora sta vivendo quest’avventura giorno per giorno senza guardare troppo avanti; sta mettendo la sua esperienza al servizio di Giuntoli e dello staff societario, poi l’ultima parola spetterà al proprietario John Elkann, che ha voluto fortemente il cambio di giuda tecnica.

Inevitabile, dunque, che tutti vivano questo periodo di transizione con trepidazione e incertezza, che non significa ovviamente inattività. Di certo, però, per ogni aspetto dell’area sportiva le cose possono cambiare da un giorno all’altro. È così, per esempio, che fino a qualche settimana fa le permanenze di Renato Veiga, Kolo Muani e Francisco Conceicao sembrassero non dico certe, ma assai probabili, mentre oggi non v’è alcuna certezza su come andrà a finire la questione su questi prestiti secchi.

E così si potrebbe dire per tante altre situazioni in entrata e in uscita. Rientreranno alla Continassa, per esempio, diversi giocatori da prestiti come Miretti, Djalo, Arthur, Kostic, Rugani e compagnia, che potrebbero essere di aiuto al Mondiale per Club, ma la cui permanenza a Torino è tutt’altro che certa. È da tempo sul mercato Dusan Vlahovic, mentre per Andrea Cambiaso pare che il Manchester City abbia strappato a gennaio una sorta di prelazione per giugno. Situazioni da monitorare, così come quelle di Mbangula, Savona e Adzic, che hanno molte richieste e due su tre potrebbero essere ceduti per monetizzare e continuare a migliorare i conti.

Molto dipenderà dalla guida tecnica, che ad oggi non si conosce e non può dunque dare il suo parere. Senza girarci tanto attorno, la Juventus spera che alla fine si liberi Antonio Conte e un assist in questo senso potrebbe venire dalla giustizia sportiva e dal caso Osimhen, ma sarebbe comunque un accordo tardivo e con tante situazioni da risolvere poi nel giro di poco tempo. È per questo che Gian Piero Gasperini e Roberto Mancini rimangono sullo sfondo. La Juventus non può dunque fare altro che vivere alla giornata, ma dalle parti della Continassa non lasciano trasparire allarme: storicamente, la Fidanzata d’Italia ha saputo presentarsi ai nastri di partenza preparata anche dopo veri e propri tsunami.