Juventus: le linee guida della proprietà per il futuro

Juventus: le linee guida della proprietà per il futuroTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 17 aprile 2025, 00:01Editoriale
di Mirko Nicolino
In attesa di poter agire concretamente, John Elkann è già intervenuto per dare le sue direttive: come si organizzerà la Juventus 2025-2026

Azzerato il progetto Motta a stagione in corso, la Juventus si trova sostanzialmente a vivere alla giornata, ma un minimo di programmazione deve averla. In questo si sta rivelando per l’ennesima volta importante l’apporto della proprietà, che ha già garantito un aumento di capitale tale da coprire i costi dell’esonero del tecnico italo-brasiliano, ha confermato il ritorno sul petto con lo sponsor “di famiglia” Jeep ed è anche pronta a coprire eventualmente il mancato ingresso in Champions League.

C’è da dire che le cose con Igor Tudor sono molto migliorate dal punto di vista dei risultati, poiché con 7 punti in 3 gare (2 vittorie e 1 pareggio) la Vecchia Signora è tornata proprietaria del 4° posto a +2 sulla quinta. Ovviamente, nulla è ancora conseguito e già il match del Tardini contro il Parma sarà un esame molto importante, ma era troppo importante invertire la rotta nel più breve tempo possibile. Questo anche per consentire a tutto l’ambiente di ritrovare un minimo di serenità in vista del futuro prossimo.

Il secondo anno della gestione Giuntoli si concluderà senza trofei dopo la Coppa Italia conquistata sotto la guida tecnica di Massimiliano Allegri lo scorso anno e inevitabilmente anche l’area sport è finita sotto osservazione. Al momento è tutto in divenire, poiché Tudor sta facendo molto bene, ma la sua permanenza non è ancora scritta, anzi rimangono insistenti le voci relative ad altri allenatori, Antonio Conte su tutti. Ma chi sceglierà la nuova guida tecnica? Il prossimo 30 giugno scadrà il Cda, ma sembra che sia il presidente Ferrero, sia l’ad Scanavino saranno confermati.

Molto probabile, però, che sia innestata una nuova figura che si piazzi magari tra l’ad e il ds Cristiano Giuntoli, una sorta di direttore generale che faccia da collante tra dirigenza e squadra, evitando che come avvenuto in questa stagione, l’allenatore abbia carta bianca nello spogliatoio tanto da disgregarlo prendendo anche decisioni che solitamente devono arrivare di concerto con la società. Resta da capire se Giuntoli e il suo staff possano essere in seguito a una scelta del genere “ridimensionati” e se lo accettino.

L’impressione, per esempio, è che la nuova guida tecnica il ds non la sceglierà in totale autonomia con lo scorso anno, anzi. E la stessa cosa potrebbe verificarsi per alcune decisioni importanti relative alla rosa. La proprietà chiede il ritorno al nocciolo duro composto da italiani, dopo l’innesto di tantissimi stranieri nelle ultime sessioni di mercato. Inoltre, dovranno essere rivalutati alcuni degli investimenti più importanti fatti tra l’estate e gennaio, ed evitare prestiti secchi che in prospettiva non rappresentano operazioni in linea con la storia della Juventus e più in generale dei club di prima fascia mondiale.

Insomma, in attesa di poter agire concretamente, le linee guida sono tracciate: l’impressione è che il grosso avverrà durante il Mondiale per Club, che rappresenta una nuova variabile in questa stagione. La competizione si giocherà in pieno mercato, pochi giorni dopo la chiusura della stagione e a pochi giorni dal ritiro estivo della nuova. Priorità chiudere la Serie a tra le prime quattro, insomma, poi partiranno le danze.