Campionato vista Cagliari con beffa, errori e recriminazioni

Campionato vista Cagliari con beffa, errori e recriminazioniTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 7 ottobre 2024, 23:00Editoriale
di Antonio Paolino
La Juve butta via due punti facendosi raggiungere sul finire dal Cagliari

E' davvero il caso di dire che ha fatto tutto, nel bene e nel male, la Juventus. Anzi, le due facce in cui si è rispecchiata la squadra, nell'arco dei 90 minuti, hanno praticamente annullato gli effetti positivi con i quali si è condotta la gara fino a rischiare di perderla – ingiustamente – nei lunghi e faticosi minuti di recupero e immediatamente dopo l'amaro pareggio subito. Dall'alto della tribuna stampa, e con la visuale del campo allargato a chi non partecipava attivamente all'azione, si è avuta la percezione che il ritmo – ad un certo punto - fosse troppo livellato verso il basso e che gli equilibri fossero direttamente proporzionali alla lucidità dei giocatori, e non solo di quelli offensivi. Più passavano i minuti e più si restringeva il campo così da far pensare che il minimo vantaggio potesse bastare per ritrovare i tre punti anche in casa. 

Doppia faccia – Quella del primo tempo, e fino all'attimo prima del gol mangiato da Vlahovic nella ripresa, è stata una Juve capace di muoversi e giocare con relativa sicurezza senza mostrare imbarazzo per l'assenza di Bremer al centro della difesa. Prova superata con lode grazie all'intesa tra Gatti e un sempre più sbalorditivo Kalulu posizionato in copertura sul centro sinistra. Dal gol dal dischetto al gol mangiato, però, tutto il bello e il cattivo tempo di un giocatore dalle alte potenzialità, ma anche dalle grandi fragilità quando si tratta di fare le giocate più semplici: dai controlli di palla, ai movimenti senza, fino ai gol apparentemente semplici, ma solo per quelli con la testa sgombra da pensieri e pressioni. L'errore, costato la vittoria piena, non ha altre spiegazioni e neppure attenuanti: di errore si tratta e non lo si potrà cancellare. Così come non si potranno cancellare quelli dell'arbitro – con l'ingiusta interpretazione del concetto di simulazione -, ma anche di Douglas Luiz finito per la seconda volta in pochi giorni sotto i riflettori della critica. Intanto per un rendimento mai sopra le righe, salvo questa volta per il tiro respinto dal portiere cagliaritano sui piedi di Vlahovic, e poi per aver causato il rigore con il quale il Cagliari ha vinto idealmente, da sfavorito, la sua partita. Il brasiliano non sente la fiducia dell'allenatore e non riesce neppure a restituirla alla squadra nei pochi minuti finora giocati. I suoi tempi di gioco sono troppo prevedibili soprattutto per avversari addestrati per sopravviverci sopra. E arriviamo al cambio di Koopmeiners dopo appena un tempo per un problema al costato. Senza di lui si è spenta la luce principale del gioco bianconero. In più mancavano sugli esterni Yldiz e Gonzalez e il centrocampo registrava il cambio repentino dalla coppia Locatelli-Thuram a quella Fagioli-Mckennie, leggermente appagata dalla prestazione a luci dorate di Lipsia. Sicuramente sono stati persi due punti pesanti e si lavorerà affinché questo non si ripeta. Resta l'imbattibilità della squadra anche se il primo gol (subito) non si dimenticherà e servirà da lezione! Adesso spazio alle nazionali e a qualche "tirata" d'orecchie per chi non ci andrà. Vi aspetto, tra poco, su Radiobianconera con l'edizione XL di "Cose di Calcio".