Cucchi a RBN: “Da Motta segnale culturale. Critiche a Vlahovic irritanti. Malavita nelle curve di San Siro? Fenomeno da scardinare"
Vigilia della trasferta di Lipsia, seconda gara di Champions League. Stasera alle 18,15 conferenza stampa di Motta e un giocatore. Da capire le scelte del tecnico. Pare certo in difesa il ritorno di Gatti, al fianco di Bremer. A centrocampo, quattro in lotta per due maglie, spera nella titolarità Douglas Luiz. Vlahovic rivitalizzato dopo la doppietta contro il Genoa, a caccia di nuovi gol Yildiz. Tra i nuovi, sorpresa Kalulu. Continua la discussione relativa all'impatto del tecnico italo-brasiliano sul mondo bianconero. Intanto dibattito acceso sull'inchiesta della Procura di Milano, rispetto alle infiltrazioni della malavita nelle curve di Inter e Milan. Gli 007 della Figc hanno chiesto gli atti. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Riccardo Cucchi, storica voce di Tutto il calcio minuto per minuto.
Positivo il giudizio di Cucchi sulla nuova avventura di Thiago Motta: “Vorrei estrapolare la mia riflessione senza pensare ai risultati, strana cosa se parliamo di calcio. Credo sia necessario, non solo per la Juve, ma anche per tutte le altre società. Sono sinceramente stanco di ragione solo sull'esito di una partita. A me piace analizzare i progetti e sotto questo aspetto la Juve mi pare abbia un'idea molto precisa che non prevede di vincere subito, ma farlo domani. La cosa dalla quale sono rimasto colpito straordinariamente e non solo nell'ultima gara di campionato che Motta si sia affidato ad un gruppo di ragazzini tra i 19 e i 23 anni. Contro il Genoa ne ha schierati ben 5, senza considerare Fagioli in campo. Questa è una storia straordinaria, una contro tendenza rispetto al calcio italiano e merita un'ampia riflessione, un'attenzione particolare. A mio avviso Thiago non deve essere giudicato per quello che accadrà in questa stagione, siamo all'anno 0. La Juve sta cercando di tenere sotto controllo due aspetti. Il futuro e soprattutto, nel presente, l'aspetto economico. L'eccesso di spese deve essere frenato, si sta facendo ricorrendo ai giovani, in gran parte provenienti dalla Next Gen, cosa non abituale nel mondo del calcio. E' soprattutto questo che mi convince del nuovo corso bianconero”.
Nel podcast l'intervento integrale
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