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Carraro (Pres. JOFC Colosseo): “Vlahovic non mi preoccupa, Douglas Luiz sì. Giusti gli applausi a Conte. Tifosi siate uniti”

Carraro (Pres. JOFC Colosseo): “Vlahovic non mi preoccupa, Douglas Luiz sì. Giusti gli applausi a Conte. Tifosi siate uniti”
mercoledì 25 settembre 2024, 10:20Podcast
di Quintiliano Giampietro

La Juve prepara la trasferta in casa del Genoa, in programma sabato alle 18. Motta perde Adzic per un nuovo infortunio muscolare, problemi alla caviglia per Savona. Conceicao prova ad accelerare i tempi di recupero, ancora ai box Milik. Restano argomenti di discussione Vlahovic e Douglas Luiz. Il serbo è a digiuno di gol da un mese, il brasiliano fatica ad inserirsi nei meccanismi del tecnico italo-brasiliano. Intanto, rispetto al nuovo corso bianconero, i tifosi sono divisi tra pazienti, scettici e ottimisti. D'attualità l'accoglienza riservata dallo Stadium a Conte. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve è intervenuto Paolo Carraro, presidente dello JOFC Colosseo e referente nazionale dei club del Lazio.

Sull'inizio di stagione della Juve di Motta, la pensa così Carraro: “E' necessario avere pazienza. Rispetto a quanto visto finora sono moderatamente soddisfatto. In questo inizio personalmente ho visto tante buone cose, tenendo conto che nelle primissime gare non è stato positivo solo il risultato, ma tante altre situazioni. In sostanza nelle primissime partite la squadra era la stessa dello scorso, con l'aggiunta di qualche ragazzo della Next Gen, segno che in estate si è lavorato bene. Paradossalmente, proprio con la Roma, l'ingresso dei big (nessun top , ma ottimi elementi), non ha sortito i miglioramenti sperati. Questo perché appena arrivati e un po' fuori dal gioco, Koopmeiners per esempio lo abbiamo visto anche in difficoltà sotto il profilo fisico”. Su Vlahovic: “Non sono preoccupato, ormai lo conosciamo bene, ha qualche momento di down, come del resto accade a tutti. In Champions gli ho visto fare un assist, anche se un po' involontario, comunque in generale ci sta mettendo tanta buona volontà Motta passa da un centravanti molto atipico come Zirkzee, bravo e rapido tecnicamente, ad uno vecchia maniera che ha bisogno invece di essere servito. Però il serbo deve ricevere palla non stando solo in area perché nel calcio di oggi anche un attaccante forte fisicamente trova difficoltà se attorniato da quattro difensori che magari lo picchiamo e basta. Comunque sono moderatamente ottimista, il cambiamento è stato indispensabile, non solo nella guida tecnica e nei calciatori, ma rispetto al fatto che la Juve deve dimenticare il suo recente passato, anche perché non ci possiamo permettere di acquistare campioni inarrivabili”.

Nel podcast l'intervento integrale