Esclusiva BN- Inchiesta curva silenziosa, parla Moggi: "Animatori da tifo? Il calcio è una cosa seria"
La nostra inchiesta, “Curva silenziosa”, ospita il parere di chi conosce molto meglio di chiunque altro il mondo Juventus, e non soltanto per averne fatto parte dal 1994 al 2006, ma perché non ha mai smesso di credere in questo club e difenderlo. Stiamo parlando del direttore Luciano Moggi. Nessun giro di parole, dritto al dunque, senza invasioni di campo inopportune ma esprimendo il proprio parere che combacia sempre con il bene della Juventus.
Cosa pensa del difficile rapporto tra tifosi e Juventus?
Non ne so nulla e quindi non entro nel merito.
Quando era in carica alla Juventus come veniva gestito il rapporto con i tifosi?
Avevamo un buon rapporto, diretto. Non sono stato un mediatore ma loro sapevano che fin quando si comportavano bene non avremmo avuto problemi. Patti chiari, amicizia lunga.
Quanto è importante per la Juventus recuperare il rapporto con i tifosi?
Ripeto, io non so neppure se c’è un problema ora, me lo state dicendo voi, lo sapete sicuramente più voi di me....
Che messaggio si sente di mandare indirettamente alla società su questa vicenda?
Non devo mandare messaggi, indubbiamente è importante che ci siano sempre tanti tifosi allo stadio e più cori ci sono più si trasmette calore, e i giocatori il calore lo percepiscono. Detto questo, non credo che l’assenza di tifo possa aver frenato la Juventus...
Lei si auspica che si possa tornare al dialogo tra tifoseria e società?
Dire che bisogna ritrovare un dialogo presuppone che uno prima debba aver litigato. E io questo non lo so, me lo state dicendo voi... Certo è meglio se tutte le parti in causa vadano d’accordo e diano un contributo alla squadra durante le partite. Però, ripeto, non sapendone di più è per me difficile esprimermi a riguardo.
Secondo alcuni esponenti di club, la Juventus starebbe lavorando già da tempo alla figura dell’ “animatore da tifo”. Che ne pensa Moggi?
Ascolti, io non ne so nulla, ma una cosa del genere è una ragazzata. Il calcio è una cosa molto seria...
Tanti tifosi si lamentano perché si sentono trattati come fossero semplicemente dei clienti...
I tifosi, per come intendo io il calcio, non devono essere trattati come clienti ma è altrettanto vero che stiamo andando incontro ad una profonda trasformazione del calcio. La Juventus stessa non è più soltanto un club ma una vera e propria azienda strutturata e quindi ci sta che un’azienda tratti i tifosi come clienti. Cambiano i nomi non deve cambiare la sostanza. L’importante è che ci sia sempre un contributo reciproco in armonia tra le parti.
Il finale è sempre godibile quando si parla con Luciano Moggi che chiosa dicendo “mi dispiace ma io non so molto di questa storia, parlate con il direttore Antonio Paolino, delego lui che ne sa sempre più di me”.
Allora grazie e buon appetito...
Questa si che è una cosa importante....
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