Ponciroli analizza i casi Soulé e Chiesa: "I più spinosi in casa Juve"
Nel suo editoriale per TuttoJuve, Fabrizio Ponciroli si è focalizzato sui due casi del mercato bianconero in uscita, quelli di Soulé e Chiesa: "Il primo rappresenta il classico sacrificio per il bene comune - scrive - Che sia un talento pazzesco lo sanno anche i sassi del Ticino (fiume vicino a dove abito) ma è altrettanto vero che Giuntoli deve pur incassare e, al momento, l’argentino è il modo migliore per fare quattrini…Una cessione dolorosa ma inevitabile. Ecco, si riuscisse a non darlo ad una rivale diretta in campionato (Roma) sarebbe meglio ma c’è da considerare anche la volontà (determinante) del ragazzo che pare intenzionato a non mollare la Serie A. È invece davvero complicato capire quale sia la soluzione migliore per il futuro di Chiesa. Nei suoi quattro anni bianconeri, ha giocato 131 partite con 32 gol. In alcuni frangenti, è stato dominante. In altri periodi, a volte lunghi, ha deluso. Infortunio a parte (l’ha condizionato per un po’ di tempo), Chiesa è quel tipo di giocatore che ti manda in bestia.
Se gioca come sa, lo adori alla follia. Se non è in giornata, lo vorresti vedere in panchina a vita. Che fare con un soggetto simile? La sensazione è che tutto dipenderà dal mercato. Se arriverà un’offerta congrua, è probabile che Giuntoli lo “inviti” ad accettare. In caso contrario, resterà bianconero ma con tutti gli occhi del popolo bianconero addosso. Al minimo errore, saranno in tanti a maledire il giorno in cui si è deciso di tenerlo. Se farà bene, tutti esalteranno la scelta di non cederlo".
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