L'importanza di chiamarti Kalulu, Motta però chiede: "Ha giocato tanto, va' aiutato"
Pierre Kalulu non immaginava che il suo cammino con la maglia della Juventus sarebbe stato così. Se quest'estate qualcuno gli avesse detto che sarebbe diventato il titolare inamovibile di questa squadra, non ci avrebbe creduto, anche perchè nessuno poteva anche solo prevedere un ko cosi lungo e devastante per Gleison Bremer. Se Thiago Motta ora deve scegliere chi lasciare in panchina tra lui e Gatti, è probabile che la decisione ricada su quest'ultimo, perchè la Juventus oggi non può fare a meno dell'ex Milan. Freddo, preciso, attento, anche ieri nella partita di Champions col Manchester City è stato uno dei migliori in campo, anche se trovare chi possa aver demeritato è quasi impossibile. In conferenza stampa, l'allenatore italo-brasiliano ha detto di lui: "La crescita di Pierre è normale: lo vedo bene da quando è arrivato.
E' cresciuto dentro e fuori dal campo, per il suo modo di giocare ma anche nel comportamento. Aveva già esperienza in Champions. La sua energia, la sua positività, gioca sia a destra che a sinistra. Pensa alla squadra non a se stesso. Siamo fieri di averlo con noi, ma dobbiamo aiutarlo perchè ha giocato molte partite: non ha mai riposato".
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