Gavillucci: "VAR, bilancio positivo ma l'uniformità d'intervento è ancora un grosso problema"

Gavillucci: "VAR, bilancio positivo ma l'uniformità d'intervento è ancora un grosso problema"TUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 2 gennaio 2025, 20:47Altre notizie
di Daniele Petroselli

A Sportitalia l'ex arbitro Claudio Gavillucci ha parlato del bilancio del 2024 riguardante il VAR: "A mio avviso, il bilancio può ritenersi positivo in termini di riduzione degli errori che altrimenti si sarebbero fatti. Il VAR, quando utilizzato correttamente, ha permesso di evitare decisioni clamorosamente errate, migliorando l’equità complessiva del gioco. Tuttavia, non si può dire la stessa cosa per quanto riguarda l’uniformità d’intervento, ovvero la coerenza su quando utilizzarlo o meno, che rimane un punto critico da migliorare”.

E ha aggiunto: "L'apertura mediatica è un passo giusto e fondamentale per far comprendere a tutti i meccanismi con cui vengono prese le decisioni arbitrali, mi è sembrato che l’approccio da parte dell’AIA nei confronti di questa trasmissione sia stato errato, perché vissuta spesso non come un’opportunità ma come un peso. Open VAR dovrebbe essere uno strumento utilizzato per evidenziare gli errori degli arbitri e non per giustificarli. Mostrare gli errori serve a fare informazione e formazione, aumentando la conoscenza di chi guarda e riducendo, nel lungo periodo, le polemiche. Al contrario, cercare di giustificare certe decisioni con spiegazioni poco coerenti o contorte può nell’immediato limitare le polemiche ma nel lungo periodo alimentare sospetti, aumentare discussioni e minare la credibilità del sistema stesso".

Ma ha anche ammesso: "Ritengo inopportuno che gli organi tecnici, come Rocchi e il suo staff, vadano in televisione a evidenziare gli errori dei propri arbitri, sono pertanto da comprendere perché nessun allenatore di una squadra farebbe lo stesso con i propri giocatori. Pertanto un suggerimento che mi sento di dare all’AIA è di individuare una figura interna all’associazione, ma esterna rispetto all’area tecnica, che abbia il compito di gestire i rapporti comunicativi con l’esterno. Questa figura garantirebbe maggiore obiettività e un approccio più costruttivo alla comunicazione".