Capello a Gazzetta: "Tudor più di un semplice traghettatore. Chiellini può diventare come Maldini al Milan"

Fabio Capello, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha espresso parole di stima per Igor Tudor, sottolineando l’impatto immediato del tecnico croato alla Juventus. Un effetto visibile non solo nei risultati – sette punti in tre gare – ma soprattutto nel cambio di mentalità della squadra.
Le dichiarazioni di Capello su Tudor
“L’effetto Tudor c’è e si sente”, ha dichiarato Capello. L’ex tecnico bianconero, che lo ha allenato ai tempi da giocatore, riconosce come Tudor abbia restituito ai singoli quella libertà che sembrava persa: “È come se avesse suonato la campanella della scuola: libri sotto il banco e tutti a giocare in cortile”. Un messaggio chiaro: basta compitini, è tempo di esprimersi. Da qui la nuova vita tattica di Yildiz, spostato da ala a trequartista, e di McKennie, riportato nel suo ruolo più naturale.
Nessuna rivoluzione, piuttosto scelte logiche. Tudor ha rimesso i migliori nelle loro posizioni, a partire da Vlahovic. “Non si è inventato formule magiche – continua Capello – ma ha mostrato buon senso e praticità, doti fondamentali per guidare un grande club”.
Futuro tra Champions e continuità
Secondo Capello, la qualificazione alla prossima Champions League della Juventus potrebbe agevolare la permanenza do Tudor anche per il futuro: “Se la Juve ce la farà, non credo voglia ripartire da zero”. E aggiunge: “Giuntoli conosce lo spogliatoio, vede il lavoro quotidiano. Tudor merita fiducia”.
Infine, l’ex allenatore parla della dirigenza bianconera: “Mi aspetto un ruolo sempre più centrale per Chiellini. Può diventare per la Juventus ciò che Maldini è stato per il Milan”. E sul mercato, un’indicazione evidente: “Servono tre acquisti di peso, uno per reparto, per tornare a lottare per lo scudetto”.
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