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© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 6 maggio 2022, 10:54Storie di Juve
di Nicola De Bonis

La primavera è alle porte, la Roma di Rudi Garcia ha provato a tenere vivo il campionato ma la corazzata di Antonio Conte vuole strapazzare tutti i record. È il 16 marzo 2014, i rossoblù guidati da Gianpiero Gasperini vogliono regalare una grande soddisfazione alla propria gente, ma c'è da fare i conti con Madama. Gara subito intensa, si corre, si picchia e si lotta.  Il tecnico salentino sceglie questo undici per la notte di Marassi: Buffon, Caceres, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah, Llorente, Osvaldo.  Proprio l'ex attaccante romanista ci porta avanti per due volte ma Mazzoleni e i suoi collaboratori gli annullano tutto, e non finirà qui perché  il direttore di gara vivrà una serata da dimenticare in fretta. È il solito Genoa del Gasp che corre uomo contro uomo, ma i bianconeri quando si tratta di fare la corrida hanno le corna molto dure. Nella ripresa il clima si scalda ancora di più, viene negato un rigore clamoroso alla Juventus per un fallo di mano solare nell'area rossoblù. Si va dall'altra parte e basta un polso di Vidal per far decidere al direttore di gara di assegnare il penalty alla squadra genovese, siamo al farsesco.  Ma Gigi Buffon non ci vuole proprio stare ed ipnotizza Emanuele Calaio che spreca il possibile match point, e' la porta girevole del match.

I bianconeri arrabbiati e orgogliosi vogliono punire il grifone e il suo antipatico condottiero sempre a suo agio tra isterismi e lacrime. Minuto 89, il Dio del football ci regala un pallone da calciare da una ventina di metri dai pali avversari, è la mattonella preferita di un altro Dio, un Dio silenzioso dai piedi di platino. Marassi ammutolisce, Andrea Pirlo la mette sopra la barriera, l'accarezza per la discesa, la sfera non da scampo a Mattia Perin, la gradinata nord è stordita, noi siamo in estasi. È un pallone che peserà come un macigno sulla vittoria del terzo scudetto consecutivo, i bianconeri non si fermeranno più e raggiungeranno i 102 punti regalando al proprio popolo divertimento e vittorie. Che notte... E allora: musica, Maestro!